Il tradimento è l’argomento preferito di molti giornali femminili e fiumi di inchiostro sono stati versati per affrontarlo. L’errore comune nel trattare l’argomento sta nel non partire da una fotografia della società. Vediamo alcune definizioni preliminari che si basano sulle intenzioni di scelta:
- poligamo è colui che ritiene accettabile avere relazioni sessuali con più persone;
- monogamo è colui che non ritiene accettabile la poligamia; l’impegno alla fedeltà reciproca è limitato al solo periodo della relazione; importante: ovviamente la relazione può durare anche tutta la vita, ma senza che ciò sia un dovere assoluto: auspicabile, ma non una regola inderogabile.
- monogamo assoluto è colui che si impegna a estendere il desiderio di fedeltà reciproca senza porre limiti temporali, necessariamente per tutta la vita.
In natura esistono diversi casi di tutte e tre le situazioni: fra gli uccelli, il fagiano è poligamo, il germano reale è monogamo (stagione della cova) e il corvo imperiale è monogamo assoluto. Per l’uomo, la fotografia della società (sondaggio Psychologies/S & G Kaleidos) ci dice che:
- Il 16,6% circa della popolazione è poligamo (il 27,7% dei maschi e il 5,4% delle donne).
- La poligamia negli uomini decresce con l’avanzare dell’età (passa dal 38,8% prima dei 34 anni al 5% dopo) mentre nelle donne è stabile.
Poiché nella nostra società la poligamia non è promossa dalle istituzioni (anzi!) e quindi una parte degli intervistati non ha avuto il coraggio di confessare la propria tendenza poligamica, si può ritenere che la percentuale dei poligami nella società sia superiore (altri studi danno il 25-30%). Questi dati mostrano comunque che la tendenza del poligamo a ritenere la propria condizione come la più comune è solo un errore di percezione selettiva: il poligamo, nella società, vede solo ciò che si aspetta di vedere, motivando poi il tutto con storielle sull’uomo primitivo naturalmente poligamo o simili.
Le definizioni sopraccitate dovrebbero chiarire il grave errore concettuale che si commette quando si ritiene la monogamia temporanea equivalente a poligamia: poiché è impossibile (o quasi) avere rapporti sessuali con una sola persona nella vita, l’uomo sarebbe naturalmente poligamo.
Analogamente, molte convenzioni (soprattutto religiose) hanno sempre perorato la monogamia assoluta; ciò ha fatto sì che diverse personalità (romantica, mistica e insufficiente in primis) la adottassero come strategia esistenziale.
Perdonare un tradimento?
La poligamia è associabile alla personalità dissoluta perché di fatto motivata solo dall’incapacità di gestire le pulsioni e, soprattutto nella fase giovanile, alla scelta del sesso come oggetto d’amore; il poligamo non effettua nessun check-up della coerenza perché è solamente preoccupato di soddisfare il proprio piacere; quanti sono i poligami che si preoccupano di rispondere a una semplice domanda: se tutti avessero la loro stessa inclinazione, come potrebbe stare in piedi una società che rispetti entrambi i sessi (nelle società poligamiche la donna è fortemente penalizzata)? Non si sta parlando di valori morali, ma di riscontri pratici: test di paternità, cause di divorzio (si pensi che oggi, con un coniuge, il caos è totale, figuriamoci con n coniugi), di successione ecc.
Analogamente, non regge al check-up della coerenza il monogamo assoluto, banalmente contraddetto dal fatto che (a prescindere da errori di scelta) le persone possono cambiare e, conseguentemente, la persona che prima migliorava la sua vita ora può penalizzarla.
Quindi:
per il Personalismo una persona equilibrata è monogama non assoluta.
Ovviamente una relazione può durare tutta la vita, ma, a differente del monogamo assoluto, quello non assoluto non prende questo impegno al buio. Ciò è coerente con il fatto che il Personalismo vuole salvaguardare la massima qualità della vita.
Per questo, perdonare un tradimento non ha molto senso: di fatto si assolve il non equilibrio di una persona che, anche se ha molte attenuanti (le nostre colpe), non ha avuto il coraggio di confrontarsi prima di tradire!
La realtà
Come conciliare il fatto che solo una parte della popolazione è poligama nelle intenzioni con il fatto che, praticamente, una percentuale ben maggiore è soggetta a tradire? A seconda delle fonti, perlomeno il 50% dei soggetti ha tradito almeno una volta nella vita (per inciso, si noti come nella vita un poligamo possa avere meno partner di un monogamo le cui relazioni durano pochissimo). Curiosamente (fonte Ipsa), i tradimenti nelle donne sono molto più frequenti prima dei 30 anni, mentre dopo questa età l’intenzione poligamica è crollata a percentuali bassissime. Ciò equivale a dire che si tratta di un vero tradimento (termine che per il poligamo non ha senso).

Per molte persone il tradimento è una fantasia sessuale, ma affermano che non tradirebbero mai nella realtà
Cosa porta un monogamo non assoluto (per l’assoluto la situazione è ancora più contraddittoria) a tradire?
Perché si tradisce?
Dalla precedente domanda escludiamo quindi i soggetti poligamici per i quali “tradire è normale”.
L’immaturità sessuale – Riguarda soprattutto gli uomini, anche se la percentuale femminile è andata aumentando con l’emancipazione. Si tradisce per provare situazioni sessuali, ritenute più appaganti. Riguarda soggetti che non sono mai riusciti a vivere completamente le proprie fantasie, spesso più estetiche che sessuali (una donna bellissima o un uomo dal fisico scultoreo). Un comportamento tipico è quello dell’uomo sempre galante con le donne e che ha avuto poche o non diversificate esperienze sessuali. Il tradimento è spesso legato alla strategia dell’ultima spiaggia: scelto un partner perché non se ne trovavano altri, poi si incomincia a cercare di meglio. Il tradimento può essere unito o no a un grosso coinvolgimento emotivo. Ciò che è importante notare è l’associazione a una situazione sessuale nuova per il soggetto, situazione che lui ritiene migliore. Non rientra in questa categoria il tradimento a sfondo sessuale per insoddisfazione: chi tradisce perché il partner si è raffreddato tradisce per incompletezza, cioè perché non riceve più ciò che vorrebbe ricevere.
Il narcisismo – Riguarda entrambi i sessi e, a dire il vero, riguarda più soggetti poligamici che soggetti monogami. Nei soggetti monogami il problema esce quando è la controparte che “tenta” la monogamia del soggetto facendo leva sul suo narcisismo. Per esempio, una donna particolarmente provocante può mettere in crisi un uomo tendenzialmente monogamo, ma narcisista, che si sente quasi costretto ad affermare la propria virilità. Nella donna monogama, ma narcisista, il tradimento è avviato da un pesante corteggiamento che fa leva sul suo anormale desiderio di apparire femminile e di essere apprezzata. In entrambi i sessi senza una forte spinta narcisistica non c’è tradimento.
L’insoddisfazione – È di gran lunga la causa più comune: il partner non dà (o non dà più) quello che ci si aspetta e che si trova invece in un’altra persona. Vediamo le principali cause.
- La bugia – Il rapporto è partito inserendo il sesso come uno degli scopi della relazione, quando in realtà era solo un modo per attrarre il partner (e utilizzarlo per altri scopi, come farsi una famiglia, avere dei figli, avere una sicurezza economica ecc.). La sessualità ha una componente fisiologica e una psicologica. Nei soggetti (soprattutto femminili) in cui la componente psicologica viene meno, la relazione si raffredda e si instaurano i presupposti del tradimento, soprattutto se il partner, anziché affrontare il problema, da debole, accetta la situazione e preferisce farsi meschinamente l’amante.
- L’età – Non è detto che il problema precedente si verifichi nei primi tempi della relazione; può verificarsi più avanti negli anni con una parte che incomincia a sostenere che “in una relazione il sesso può non essere importante” (un tipico atteggiamento della personalità vecchia).
- Il decadimento fisico – Si ha quando una parte ha un netto decadimento fisico per cui “non è più la stessa persona”. Una scarsa cura del proprio aspetto è la causa di molti tradimenti. Si deve notare che decadimento fisico non significa invecchiamento, che è inevitabile e riguarda entrambi i membri della coppia, ma è quella condizione per cui il deterioramento estetico è chiaramente colpa dello stile di vita del soggetto.
- Il tempo – Il tempo trascorso con il partner si riduce a tal punto da rendere quasi estranei i componenti della coppia. Un tempo il problema riguardava soprattutto gli uomini, troppo dediti al lavoro e alla carriera, ma oggi anche molte donne “non hanno più tempo per la coppia”.
- I figli – Lasciata per ultimo, i figli sono una delle cause più comuni di tradimento. Se un famoso adagio afferma che il matrimonio è la tomba dell’amore, spesso i figli sono la tomba della sessualità (se non si riesce a parcheggiarli spesso dai nonni!). Limitando fortemente l’intimità della coppia (senza contare le risorse e il tempo che a essa sottraggono), i figli creano una delle condizioni più comuni di insoddisfazione per cui un componente la coppia (o entrambi!) si fa l’amante per avere una vita sessuale soddisfacente. La complicazione nasce poi quando l’amante vuole di più, ma chi ha tradito fa presente che “lui la sua famiglia non la lascerebbe mai perché ama il coniuge e i figli”.
Crisi di coppia: cosa fare?
In realtà, il tradimento nel monogamo è sempre una contraddizione e quindi per il Personalismo è da condannare. In altri termini,
non esiste nessun motivo valido che giustifichi un tradimento,
dove giustificazione vuol dire risoluzione della contraddizione con l’intenzione monogama. Questa asserzione non è certo un inno alla fedeltà, ma una considerazione sulla qualità della vita di chi tradisce; poiché non esiste alcun vincolo indissolubile (nemmeno il matrimonio, visto che c’è il divorzio):
chi tradisce rivela sostanzialmente un fallimento esistenziale.
Che bisogno c’è di tradire?
REGOLA – Prima si lascia il vecchio partner e poi si va con il nuovo.
Chi tradisce è insoddisfatto della sua situazione, ma non ha il coraggio di cambiarla. Quando ci si sente attratti fortemente da un’altra persona vuol dire che il rapporto attuale è in crisi; a questo punto esistono due possibilità:
- Lo si tronca e si inizia una nuova storia;
- Lo si accetta per quello che è, consci che l’attrazione ha solo messo in luce gli aspetti negativi del rapporto.
Sta a noi decidere se la qualità del rapporto attuale è sufficiente. Il tradimento equivale a tenere il piede in due scarpe, attingendo il meglio dalle due (o più!) fonti: un atto di sostanziale viltà. Per questo si parla di fallimento esistenziale, ben diverso dal semplice errore (per esempio il divorzio può essere considerato il rimedio a un errore di scelta del partner).
Le colpe del tradimento
Un errore da non fare è cercare le colpe di un tradimento, spesso per assolvere uno dei due componenti della coppia. “Mio marito mi trascura, non c’è mai”, “Mia moglie non è più sessualmente appetibile, si è lasciata troppo andare”.
Come visto, chi tradisce non ha scusanti, prima dovrebbe lasciare il partner e poi iniziare la nuova relazione. Si noti che lasciare non significa separarsi, divorziare ecc., ma semplicemente comunicare la propria intenzione di troncare e ciò, nell’era moderna, si può fare in ogni momento e in ogni luogo in cui si è.
Il problema è che un po’ di colpe ce le ha anche chi è tradito. Certo non si deve deridere chi è tradito (con il classico aggettivo cornuto/a), ma non lo si può nemmeno assolvere pienamente. In fondo la persona che tradisce ce la siamo scelta noi. Non barrichiamoci dietro al fatto che “ognuno può tradire”. Esistono persone che tradiscono una volta al giorno e altre che non tradirebbero mai.
Premesso quindi che tradire non è da tutti, come è possibile che una persona non si accorga che:
- il partner ha tendenza a tradire (io non mi imbarcherei mai in una relazione seria con una persona del genere con la quale ci si può al massimo “divertire”)?
- Il partner lo sta tradendo?
Nel primo caso la persona tradita è colpevole di aver scelto male (capire e conoscere le persone è fondamentale per la felicità: per questo il Personalismo studia le personalità); nel secondo caso non si è accorta di tanti piccoli segnali che indicano che il loro rapporto sta franando. In entrambi i casi la persona tradita non sa gestire la sua vita; il tradimento subito può aiutarla a comprendere meglio il mondo…