La strategia della novità è una delle principali scelte con cui si cerca di innalzare lo stato emotivo in assenza di oggetti d’amore che possano sufficientemente riempire la propria vita. L’energia vitale è la misura della capacità di amare. Ma cosa accade quando la capacità di amare per tanti motivi non si applica a oggetti d’amore?
Se l’energia vitale è bassa può darsi che il soggetto si accontenti della strategia dl carcerato o della strategia del servito; se è sufficientemente alta sceglierà la strategia della novità o, in rari casi e in soggetti spesso giovani, altre strategie come quella dell’adrenalina.

Nuovo deriva dal latino novus, a sua volta derivante dal proto-italico *néwos; dalla stessa radice discendono anche il greco antico néos, il sanscrito náva, l’anglosassone nīwe (da cui l’inglese new)
Strategia della novità
Questi sono tutti esempi “negativi”. Esistono però molti casi di persone equilibrate che, non trovando oggetti d’amore (o, per tante ragioni, avendo persi quelli che avevano), hanno “bisogno di andare oltre” la quotidianità e di spendere la loro energia vitale.
La strategia della novità consiste nel cercare novità positive perché queste creano “automaticamente” uno stato emotivo positivo. Visitare un posto che non si è mai visto, iscriversi a un corso su un argomento mai preso prima in considerazione, provare una nuova attività sportiva o iscriversi a una scuola di ballo ecc. sono buoni esempi di come la novità dia stati emotivi positivi. Qual è il rovescio della medaglia? Che
chi ha bisogno della novità per emozionarsi, quando ritorna alla quotidianità, al massimo ha uno stato emotivo solo debolmente positivo.
Siamo in una situazione simile a quella descritta dal Leopardi ne Il sabato del villaggio: paradossalmente, riguardo allo stato emotivo, i preparativi per la novità, spesso sono del tutto equivalenti (se non superiori!) a quelli della novità stessa che può finire per deludere o essere troppo breve.
La novità può essere “rinforzata” se vissuta con altri o depressa se si è costretti a viverla da soli, magari perché i normali compagni di viaggio della propria vita non sono particolarmente coinvolti nella novità.
Si noti come la strategia della novità possa “contaminarsi” con altre strategie come quella del carcerato (la vacanza annuale in un luogo sempre diverso), quella del servito (la voglia di provare una crociera o un centro benessere), quella dell’adrenalina (il fare qualcosa di nuovo, ma in modo più “estremo”) o del semel in anno (una “novità” ricorrente). In alcuni casi, la strategia della novità può portare a trovare un nuovo oggetto d’amore, ma ciò accade raramente perché, fin da subito, è chiaro che manchino alcuni requisiti essenziali, per esempio la frequenza (si sa già che la novità non si potrà vivere spesso), la conoscenza (per esempio, il soggetto visita un’importante mostra d’arte, ma non ha nessuna intenzione di farsi una cultura artistica) e la stabilità (tendenzialmente il soggetto non sa rinunciare a investire il proprio tempo nella ricerca di altre novità).
In presenza di ottime condizioni facilitanti, la strategia della novità può essere una strategia esistenziale che assicura un buon livello di felicità, ma, in un certo senso, è la rinuncia a cercare il massimo, anche tenendo conto che, con il passare degli anni, diventa sempre più difficoltoso trovare novità “coinvolgenti”: un po’ come chi passa attraverso tante relazioni sentimentali coinvolgenti, ma rinuncia a cercare un partner che diventi un oggetto d’amore.