Una delle convinzioni più gettonate da chi non ha un buon matrimonio (il discorso vale anche per la convivenza) è che “si sa, tutti i matrimoni poi inaridiscono perché, prima o poi, la passione finisce“.
L’analisi è veramente superficiale e frutto di un errore di generalizzazione (“succede a me, quindi succede a tutti”). Gli errori della posizione sono sostanzialmente due.
Il primo è pensare che, senza la passione iniziale, non ci possa essere una vita sessuale appagante e quindi il matrimonio sfiorisca. In realtà, nei matrimoni non ottimali (spiegheremo poi cosa si intenda per ottimali) la passione iniziale era ciò che copriva ogni differenza psicologica fra i partner, evitando che le incompatibilità potessero inquinare la propensione al rapporto sessuale. Insomma, la passione serviva per “nascondere” e/o spegnere sul nascere litigi, incomprensioni, giudizi negativi sulla personalità dell’altro. In una coppia veramente felice la vita sessuale è comunque appagante e presente perché è “naturale” e non ha bisogno del fuoco della passione per scatenarsi.
Il secondo errore nasce dal ritenere che un matrimonio possa riuscire bene se parte con la sola passione, senza capire che senza una reale “amicizia” fra i coniugi, alla fine la coppia scoppia o deraglia nella noia. Se l’altro/a fosse del nostro stesso sesso sarebbe un/una nostro/a grande amico/a? Se la risposta è sì, la passione non serve per coltivare tante cose insieme. Se la risposta è no, ecco che a poco a poco ci si allontana. Spesso si diventa sopravviventi perché, è inutile negarlo, si accetta senza fare nulla (vedasi secondo punto dell’elenco che segue) una situazione al più solo sufficiente. Chi non vuole solo sopravvivere non accetta passivamente i problemi, ma tenta di risolverli (detta con una frase tratta da una nota serie tv: “se hai un problema, prendi bene la mira ed eliminalo prima che il problema elimini te!”).
Cosa capita in queste coppie di non amici quando la passione finisce?
- Si separano.
- Ognuno si fa la propria vita, con i propri hobby, i propri amici, trovandosi “per caso” ogni tanto nella casa comune; “tanto, si sa, quando la passione finisce, per tutti è così!”.
- Uno o entrambi i coniugi cercano un’alternativa sentimentale per riavere quella passione spenta (in parole povere, ci si fa l’amante).
- Si cerca di costruire qualcosa in comune e la soluzione più classica è “fare dei figli” che impegnino quel tanto che basta per giustificare il fatto che la passione si è spenta e l’altro diventa “sopportabile”.
Tranne la prima, sono tutte soluzioni da sopravviventi. La prima non lo è solo se si è capito che anche nella coppia la (vera) amicizia è fondamentale.

Per la vita di coppia la vera amicizia è fondamentale