Misandria è un termine con il quale si indica l’avversione morbosa che un soggetto prova verso le persone di sesso maschile; alcuni specificano che tale avversione è provata dai soggetti di sesso femminile verso quelli dell’altro sesso. La parola è di derivazione greca (da mísos, odio, avversione, e andrós, uomo). Misandria non è sinonimo di androfobia; nel primo caso, infatti, si parla di avversione verso il genere maschile, mentre nel secondo caso si fa riferimento a una paura irrazionale verso gli uomini. La misandria, inoltre, non deve essere confusa con la misantropia; quest’ultimo è un termine che indica, infatti, una generica avversione verso il genere umano e non verso uno specifico sesso.
Il termine misandria non è molto comune, tant’è che per molti anni, non ha fatto la sua comparsa nei dizionari della lingua italiana; di seguito alcune definizioni:
- avversione morbosa per il sesso maschile (Treccani)
- avversione, repulsione per gli uomini da parte di una donna (Garzanti)
- avversione morbosa per gli uomini (Zingarelli)
- odio patologico per il sesso maschile (Wikizionario).
Nonostante alcuni dizionari definiscano la misandria come una forma morbosa, attualmente tale condizione non è inserita in nessun manuale sui disordini mentali. A seconda di chi tratta l’argomento, gli ambiti chiamati in causa sono quelli della sociologia, dell’antropologia, della psichiatria e della psicologia.
Con alcune eccezioni, il termine misandria è considerato l’antonimo di misoginia (termine che, secondo quanto riportato dall’enciclopedia online di Treccani, indica un atteggiamento di avversione generica o di repulsione per la donna).
Fino a poco tempo fa, di misandria si parlava poco; l’argomento ha cominciato a suscitare un certo interesse dopo la pubblicazione, nell’agosto del 2020, di un libro della scrittrice Pauline Harmange; l’opera è intitolata “Odio gli uomini” (titolo originale Moi, les hommes, je le déteste). Inizialmente il libro è stato pubblicato da una piccola casa editrice francese e la tiratura era piuttosto scarsa; ciò che lo ha reso popolare in Francia è stata una polemica innescata dalla richiesta del Ministero delle Pari opportunità di togliere il libro da catalogo (la motivazione è che l’opera rappresentava un chiaro esempio di incitamento all’odio di genere). Il clamore suscitato dalla vicenda ha fatto sì che il libro diventasse un bestseller di portata internazionale. In Italia, il libro è edito dalla Garzanti.

Il significato di misandria è “Avversione morbosa verso il genere maschile”
Misandria – Cause
Dal momento che la misandria non è una condizione definita nei manuali di psichiatria, non vi sono indicazioni accademiche sulle cause o sui criteri diagnostici; si ipotizza che alla base di tale disturbo vi siano abusi e violenze subiti in età infantile e/o adolescenziale, spesso taciuti fino all’età adulta. In un certo senso, tale atteggiamento sarebbe una manifestazione di uno stress post-traumatico.
Un’altra ipotesi sulle cause è quella che fa risalire il problema a un rapporto disfunzionale con la figura paterna.
Meno probabile, anche se qualcuno lo ipotizza, che la causa dell’avversione sia dovuta alle disuguaglianze sociali fra i due sessi.
Sintomi
Varie sono le manifestazioni che caratterizzano la misandria; si va da pesanti attacchi verbale, anche sulle piattaforme di social network, ad azioni più o meno pesanti (violenza fisica e/o psicologica).
Per quanto i soggetti affetti da misandria mostrino un’avversione incondizionata verso il sesso maschile, non è detto che vi sia un assoluto rifiuto dei rapporti; va per esempio precisato che l’esistenza di una forte avversione verso il genere maschile non comporta un rifiuto a livello della sfera sessuale; la misandria non ha cioè niente a che vedere con l’eventuale preferenza sessuale (una persona misandrica può essere eterosessuale od omosessuale). Quello che comunque è plausibile ritenere è che un eventuale rapporto di coppia difficilmente sarà solido ed equilibrato. La grande avversione e la scarsa stima per il genere maschile portano infatti il soggetto affetto da misandria a maltrattare gli uomini; è quindi facilmente ipotizzabile che, con queste premesse, il rapporto di coppia sia piuttosto precario.
La misandria, come facilmente si può immaginare, può avere conseguenze molto pesanti per la qualità della vita, sia per quanto riguarda la sfera dei rapporti di coppia, sia per quanto riguarda l’ambito sociale-lavorativo.
Misandria – Esiste una cura?
Come già ribadito, la misandria non è riconosciuta ufficialmente come patologia, anche se, ovviamente, non sembra scorretto definirla come un atteggiamento scarsamente equilibrato dal punto di vista psicologico. È quindi plausibile ritenere che potrebbe essere d’aiuto il ricorso a una figura professionale (psichiatra o psicologo).