• HOMEhome
  • PSICOLOGIA & BENESSERE
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Psicologia
  • Intelligenza
  • Test della personalità
  • Dizionario
  • Gocce di vita
  • albanesi.it

Rinuncia

Mi capita spesso di scontrami con il concetto di rinuncia quando evidenzio a qualcuno che “se parla di sacrifici, non sta amando quello che fa”. Ci sono sostanzialmente due posizioni:

  1. Una vita senza sacrifici non è possibile.
  2. Il soggetto cambia termine e introduce “la rinuncia” (beh, non si tratta proprio di sacrifici, ma di rinunce…).

Di solito colpisco qualcosa d’importante per il mio interlocutore: l’avere figli, un risultato sul lavoro o nella vita privata (arrivato dopo “tanti sacrifici” ecc.) e la prima non è che una difesa per risentimento: che nella vita ci siano sacrifici ci sta, ma non certo per un oggetto d’amore. Per chi non è convinto, rimando all’articolo sulla soddisfazione (ved. paragrafo sui sacrifici).

Il secondo punto a mio avviso è più interessante e parte dalla costatazione che “qualunque scelta noi facciamo rinunciamo a qualcosa”, sottintendo la rinuncia all’alternativa non scelta. In realtà c’è un equivoco sulla parola rinuncia. La rinuncia implica (Treccani) l’abbandono volontario di beni o soddisfazioni che si potrebbero avere o sperare. Beni o soddisfazioni, quindi qualcosa di positivo. Se messo di fronte alla scelta se vivere o morire, io scelgo di vivere, suonerebbe piuttosto comico se qualcuno mi dicesse “ma come, tu hai rinunciato a morire?”.

Facciamo un esempio classico. Devo scegliere fra un oggetto d’amore e la festa di compleanno di un mio amico. Rinuncio a partecipare a un evento che implica il mio oggetto d’amore e vado alla festa dell’amico (altrimenti magari si offende)? Se ho dubbi nella scelta, probabilmente (visto che definire oggetto d’amore un amico suona strano, non è un figlio o un partner) quello che io credevo un oggetto d’amore non è tale oppure sono talmente condizionato dalle convenzioni sociali da “rinunciare” al mio oggetto d’amore e andare alla festa di compleanno dell’amico (peggio ancora se si tratta della festa del mio capo, alla Fantozzi).

Rinuncia

Il concetto di rinuncia spesso viene ammantato di un significato positivo che non necessariamente ha

Molti si chiederanno come sia possibile che non mi dispiaccia nemmeno un po’ rinunciare alla festa. No, zero. L’evento collegato all’oggetto d’amore azzera ogni presunto beneficio dell’alternativa. Di solito questo si capisce per eventi negativi, magari luttuosi: se per esempio mio figlio sta male, è stato portato all’ospedale, della festa dell’amico non mi importa nulla. Bene, se X è veramente un oggetto d’amore, vale anche al positivo: non vivere l’evento collegato a X sarebbe illogico come lasciare il figlio all’ospedale e andare a divertirsi dall’amico. La difficoltà di comprendere il concetto sta proprio nel non comprendere che un oggetto d’amore (qualunque esso sia) non è negoziabile.

P.S.: E se ho più oggetti d’amore? In questo caso vale il principio della rotazione che li mette in una scala di priorità, vedasi l’articolo corrispondente.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

L'IDEA REGALO

la felicità è possibile La quarta edizione di un nostro best seller: ampliato per coprire tutti gli aspetti dell’esistenza, riorganizzato per essere ancora più semplice da capire e poi utilizzare per migliorare la qualità della propria vita; è anche uno straordinario mezzo per conoscere facilmente gli altri e per interpretare il mondo correttamente in ogni situazione: affetti, lavoro, salute. Un nuovo modo di concepire l’uomo, realizzandolo pienamente. La soluzione intelligente per colmare il vuoto esistenziale attualmente preda di discipline improvvisate e irrazionali, di utopistiche filosofie o impraticabili ideologie.

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati