L’irrazionale ha una modesta intelligenza razionale. Fra le varie personalità, quella degli irrazionali è forse quella che più si allontana dallo spirito del Personalismo. Non è in grado di usare al meglio il suo potere razionale perché in genere ha scarso spirito critico e non ha elaborato percorsi di sviluppo della sua intelligenza esistenziale.
Le tipologie
Esistono sostanzialmente due tipologie di irrazionali.
Lo psicotico è colui che pensa di poter conoscere il futuro e, eventualmente, in virtù di questa conoscenza, di modificarne il corso. Il termine indica chiaramente che questo irrazionale deforma la realtà e quindi è la tipologia che ha effetti più importanti sullo stato del soggetto. Esempi di irrazionali psicotici sono coloro che credono nella magia, nella superstizione, nell’astrologia ecc.
Il nevrotico è colui che non usa la ragione per analizzare gli scenari che gli si presentano per cui non è logico negli scenari certi, non ha una percezione statistica in quelli di rischio né è coerente in quelli incerti. Esempi di irrazionali nevrotici sono spesso rappresentati dai giocatori, dai praticanti sport pericolosi o semplicemente da chi si assicura per paura di un evento.
Fondamentale l’avverbio “spesso”: infatti il semplice comportamento (pratico l’alpinismo, assicuro la casa dal pericolo d’incendio ecc.) non è sintomo d’irrazionalità; occorre considerare il percorso che ha portato fin lì il soggetto. Il razionale studia il problema attentamente; per esempio, un alpinista razionale sa esattamente quante vittime della montagna si sono avute in un certo periodo, con una certa tipologia di scalata, con un certo meteo ecc.; l’irrazionale taglia corto: “tanto a me, che sto attento, non capiterà mai”, “basta informarsi sulle condizioni meteo” ecc. Analogamente l’irrazionale che decide di assicurare la casa è spinto solo dall’idea di perdere tutto se essa andasse a fuoco; il razionale studia la possibilità di un incendio, quale sarebbe il danno medio, il costo della polizza, cosa escluderebbe, le ricadute legali e/o sociali ecc.
Essere del tutto razionali è molto difficile: dagli esempi precedenti si deduce che una persona razionale si comporta nella sua vita privata esattamente come farebbe una società che dovesse analizzare la bontà di un progetto, mentre l’irrazionale decide emotivamente (del resto è irrazionale!).
La diagnosi differenziale con altre personalità
La diagnosi di irrazionalità nevrotica non è facile. Ovviamente anche altre personalità sono poco propense a utilizzare la ragione per cui può essere difficile separare i tratti delle varie personalità:
- il romantico asserve la ragione al sentimento.
- Il fobico deforma il quadro volendo apparire razionale; per esempio negli scenari di rischio “vede” altre probabilità (“questa settimana hanno rubato in casa di Luigi, ci saranno più di 50 furti in paese, devo premunirmi!”; peccato che il furto a casa di Luigi sia l’unico verificatosi nei 12 mesi precedenti!).
L’irrazionale usa la ragione, ma in modo rudimentale, semplicistico (spesso dà l’impressione che non gli interessi approfondire), alla fine prevale una considerazione emotiva.

Gli irrazionali spesso si autodefiniscono “creativi”, ma la creatività non è necessariamente antirazionale e non può essere una scusa
La qualità della vita dell’irrazionale
Se l’irrazionale ha una forte autostima e condizioni facilitanti (cultura, ricchezza ecc.), può avere una posizione dominante, soprattutto nei confronti di altri irrazionali (si pensi al mago o a un leader carismatico); per molte persone l’essere irrazionali può quindi non essere penalizzante perché, grazie ai loro fattori facilitanti, hanno una vita che loro reputano normale, persino appagante. In realtà hanno i “problemi di tutti” (questa è la definizione che essi danno ai “loro” problemi), non accorgendosi che anche quei problemi spesso possono essere del tutto eliminati. Gli irrazionali hanno un’alta probabilità di diventare spacciati, cioè di non essere in grado di migliorare la propria vita. I “normali problemi” peggiorano poi con l’età, quando i fattori facilitanti sono meno efficaci contro l’avanzare del tempo.
Se l’irrazionale ha una bassa autostima e scarse condizioni facilitanti, si limita a subire, ma spesso non riesce a emergere dalla confusione che gli provocano stimoli provenienti da persone razionali e stimoli provenienti da soggetti irrazionali. Spesso è un credulone, può essere superstizioso, può credere senza spirito critico nell’astrologia, alla magia, agli extraterrestri, ai miracoli ecc. Tutte queste cose fanno parte quasi del quotidiano perché lo aiutano a capire un mondo che in realtà gli sfugge. Sono motivazioni semplici e affascinanti che gli consentono di “non pensare”.
Come sopra evidenziato, persone dotate globalmente di una buona intelligenza razionale possono avere una forte componente irrazionale in ambiti molto ristretti. Quando esperienze di vita non hanno portato tempestivamente a riflettere sull’irrazionalità di una situazione che viene accettata con piacere, diventa spesso difficile avere la coerenza di rigettarla in base a considerazioni razionali. Così la persona non riesce a non essere superstiziosa o non riesce a valutare l’aspetto probabilistico di un suo comportamento.
L’unica strada con cui un irrazionale può migliorare la sua vita passa attraverso una rieducazione della ragione. Se l’irrazionale è pronto a mettere in discussione il suo mondo e comprende che la razionalità è fondamentale per capire la realtà, ecco che sarà possibile educarlo a eliminare gli errori interpretativi più comuni. Una vera e propria scuola della ragione.
Irrazionali e società
Particolarmente distruttivo a livello sociale è l’irrazionale psicotico. Non a caso, i popoli più evoluti rifuggono da stregoni e simili. Purtroppo anche in molti popoli “civili” operano ancora strateghi dell’occulto: se in Francia è molto difficile trovare l’oroscopo su un quotidiano o sentirselo snocciolare su una rete nazionale, in Italia ciò è all’ordine del giorno.
Poiché i media riflettono ciò che vuole la popolazione, la pesante presenza di irrazionalità psicotica in giornali e televisioni è sicuramente preoccupante, il più semplice indicatore di una società ancora arretrata.
Pensiamo alle favole per bambini e a quanta irrazionalità ci sia in esse. Purtroppo gran parte di questa irrazionalità passa poi all’adulto che non riesce più a liberarsene. Ecco quindi che ci sono adulti che apprezzano Harry Potter o le saghe con maghi e malefici. In televisione le serie del genere irrazionale (dove cioè si dà per scontato che sia possibile predire e/o controllare il futuro, ben diverse dal concetto di fantascienza) impazzano per la gioia di quegli irrazionali che, a livello inconscio, vivono il “non ci credo, ma…”.
I danni dell’irrazionalità non sono però finiti. Basti pensare alla tassa sull’ignoranza statistica che pagano i giocatori di giochi non equi come il lotto, il Superenalotto, la roulette ecc. oppure quella che pagano gli irrazionali economici, convinti che basti studiare il passato per guadagnare in futuro con la borsa o gli immobili.