L’ingenuo è una persona che mostra una fiducia eccessiva in qualcosa o qualcuno, arrivando a posizioni che lo possono far definire uno sprovveduto. Psicologicamente parlando, un ingenuo è una persona che di fronte a un problema propone soluzioni irrealistiche. Un esempio è stato offerto dalle manifestazioni per la pace in Ucraina, con tanto di striscioni contro la guerra, l’invito al disarmo e allo stop dell’invio di nuovi armi ecc. C’è chi si rifà alla non violenza gandhiana, dimenticando che Gandhi è stato ucciso e che la sua azione in India ebbe successo perché la gran parte della popolazione stava con lui.
Nel caso dell’Ucraina, voler parlare di pace in nome della condanna etica della guerra è solo un esempio di ingenuità, a volte condita dalla malafede di chi ingenuo non è, ma sposa la causa degli ingenui per avere seguito e popolarità. Ingenuità perché la controparte (la Russia) è sempre stata compatta e parlarle disarmati è il miglior modo di servirle ciò che vuole. L’ingenuità non si vede solo in campo sociale e politico, dove la causa principale è un’etica utopistica, ma anche in campo salutistico o economico dove invece l’ingenuità è diretta conseguenza dell’ignoranza, della mancanza di cultura specifica. Così si scelgono soluzioni “geniali” che ci allontanano dalla guarigione di problemi di salute o provocano disastri finanziari.

In molti settori l’ingenuità è frutto dell’ignoranza
L’ingenuo non vuole vedere il male nel mondo, pensa che tutti possano essere o diventare buoni e dietro a questa visione quasi psicotica prende decisioni e propone soluzioni spesso tragicamente risibili. Di fronte a un comportamento “ingenuo” si deve pertanto capire la personalità del soggetto; c’è l’ingenuo puro e questo si può solo compatire; c’è l’ingenuo risentito che non vuole vedere il male e che trasforma la sua rabbia in azioni a suo dire di alto profilo morale; c’è infine l’ingenuo intelligente che, come detto sopra, usa esserlo per avere il seguito delle altre due forme di ingenuità.