Fantascienza e fantasy sono due generi letterari di notevole successo sviluppatisi compiutamente nel XX secolo (anche se si può ragionevolmente affermare che le loro origini risalgono a molto tempo prima).
Il genere fantasy è da alcuni considerato un sottogenere della fantascienza; in realtà tale considerazione appare un po’ forzata perché i due generi sono nettamente distinti; nel genere fantasy, infatti, gli elementi che caratterizzano le storie sono legati a eventi mitologici, soprannaturali, surreali; tali storie, talvolta ambientate in un remoto passato, talvolta in un tempo non ben definito, talvolta nel futuro, gli elementi fantastici non hanno un minimo di coerenza scientifica; nella fantascienza, invece, le storie, generalmente ambientate in epoche future, si sviluppano secondo una struttura che, indubbiamente, ha una certa verosimiglianza scientifica.
Di seguito una brevissima analisi dei due generi.
Fantasy – Il genere fantasy può essere definito come un tipo di narrativa legato al mondo del sovrannaturale e del mitologico. Alcuni fanno risalire la sua nascita al 1923, con la pubblicazione della rivista statunitense Weird tales, la capostipite delle cosiddette pulp magazine, riviste economiche che ebbero un notevole successo nel periodo tra il 1920 e il 1950. Certo è che non sarebbe poi eccessivo attribuire l’origine del fantasy ai racconti mitologici antichi (si pensi alla mitologia greca, a quella romana e a quella mesopotamica, per non parlare delle saghe medievali e della mitologia scandinava).
Ovviamente, come spesso accade quando si parla di generi letterari poi allargatisi anche al mondo dei fumetti e del cinema, si sono venuti a formare diversi sottogeneri. Fra i più noti si ricordano il dark fantasy (talvolta definito come horror sovrannaturale), il fantasy mitologico e l’high fantasy; quest’ultimo, noto anche come epic fantasy (fantasy epico in italiano), è un filone della letteratura fantasy particolarmente in voga; lo caratterizza l’eterna lotta fra il bene e il male. Appartiene a esso la celeberrima saga Il Signore degli anelli, il romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien.
Fantascienza – Fantascienza è un termine coniato da Giorgio Monicelli (1910-1968), un traduttore ed editore italiano (per la cronaca, fratello del più noto regista cinematografico Mario); il termine è la traduzione dell’espressione inglese science fiction, spesso abbreviata in Sci-Fi. Convenzionalmente, la nascita della fantascienza è considerata il 5 aprile 1926, giorno nel quale uscì la prima rivista del genere fantascientifico, Amazing Stories, anche se elementi di fantascienza sono riscontrabili in opere scritte molto prima, si pensi per esempio ai romanzi di Jules Verne, per non parlare delle opere di Mary Shelley, Frankenstein e The last man, che molti considerano i primi veri e propri testi fantascientifici.
Anche la fantascienza, come detto per il genere fantasy, conta vari sottogeneri fra i quali ricordiamo la space opera, la fantascienza apocalittica, la fantascienza post-apocalittica, la fantascienza soft, il postcyberpunk, la xenofiction ecc.

Fantascienza e fantasy sono due generi letterari e cinematografici che si prestano molto alla costruzione di saghe, ma si basano su meccanismi diversi
Un giudizio sul fantasy
I cultori del fantasy sottolineano sempre che c’è una netta distinzione fra realtà e finzione; alcuni di loro sono irrazionali anche nella realtà, altri non lo sono e giudicano che esserlo nella finzione non crei danni.
Non occorre però giudicare le nostre azioni solo sulle ricadute immediate e personali. Non si può dire “leggo un libro fantasy perché ciò comunque non diminuisce la qualità della mia vita”. Anche guardare ogni sera un film porno non diminuisce la qualità della mia vita, ma evidentemente c’è qualcosa che non va. Dovrei almeno chiedermi: “perché lo faccio mentre molte altre persone no?”.
Quello che sfugge è che siamo in presenza di quello che i cultori dell’intelligenza emozionale chiamano soffocamento razionale: la persona che ha una mentalità parzialmente umanistica (quindi non totalmente scientifica) sa che “deve prevalere la ragione” e infatti condanna maghi, oroscopi ecc. nella vita reale; tuttavia non riesce a far tacere del tutto la parte emotiva e le dà libero sfogo nel fantasy. Continuando l’analogia, è come condannare la prostituzione (reale), ma assolvere i film porno (sono finzione, che male fanno?).
Quando c’è un soffocamento razionale (cioè la razionalità non è spontanea) si può sempre “scoppiare” e, in determinate circostanze della vita, comportarsi in modo totalmente irrazionale: la vita quotidiana è piena di persone “tutte d’un pezzo” che hanno “improvvisamente” comportamenti privi di senso.
Conosco professori di matematica, fisica ecc. appassionati di fantasy. Tutti, nessuno escluso, hanno una buona cultura umanistica e spesso dissertano di essa (anch’io per esempio ho una buona cultura umanistica proveniente dagli studi, ma non mi interessa granché dissertare sul periodare di Proust). Altri soggetti senza una buona cultura umanistica, sono comunque rapiti da essa (hanno una mentalità fortemente umanistica) e non disdegnano racconti, romanzi, film, giochi fantasy.
La ricaduta pratica è che queste persone, pur condannando nella vita reale ciò che è irrazionale, ne approvano socialmente la versione fantastica, di fatto lasciando che queste irrazionalità influenzino chi non è così bravo da fare una netta separazione. Si noti come nei film dove si parli di sovrannaturale, anche quando prevale la razionalità, per non perdere il pubblico irrazionale, si lascia poi sempre una porta aperta con il razionalissimo protagonista che guardando nella scena finale il cielo stellato sembra scorgere una presenza.
Personalmente, quando in un film la polizia sembra dar credito a un sensitivo per la ricerca di una persona io cambio canale. Milioni di persone seguono invece filoni fantasy di diversa natura (si pensi per esempio alla saga di Twilight) e si capirà quanta irrazionalità c’è in giro.
Fantasy e fantascienza
Esiste una profonda differenza fra fantasy e fantascienza: nel primo genere non si ricerca una coerenza scientifica, nel secondo sì. La fantascienza ha come tema fondamentale l’impatto di una scienza e/o una tecnologia sulla società e sull’individuo, tanto è vero che la storia è molto spesso ambientata nel futuro.
Nella storia il fattore scientifico è presente e un certo grado di plausibilità scientifica rimane un requisito essenziale.
Bastano queste poche righe a spiegare perché una mentalità fortemente scientifica può essere attratta da ciò che è fantascientifico, ma minimamente da ciò che è semplicemente fantastico senza nessuna coerenza scientifica.
Concludendo, in una mentalità scientifica l’adesione al fantasy è un indicatore esistenziale di una mentalità che è anche parzialmente umanistica e nella quale la parte razionale soffoca nel quotidiano la parte emotiva.