Secondo la definizione classica la curiosità è il desiderio di conoscere. Tale desiderio è spesso visto da molti come univocamente positivo, ma a un esame più profondo si scopre che ciò che lo rende positivo non è la conoscenza in sé, ma l’oggetto della conoscenza.
Così il desiderio di conoscere dello scienziato è generalmente positivo, mentre è spesso negativo quello di chi è pettegolo. In mezzo a questi estremi ci sono tante altre situazioni ed è necessario un parametro di valutazione dell’oggetto della conoscenza per poter giudicare con cognizione di causa.
Per il Personalismo il parametro è semplicemente la possibilità che la nuova conoscenza migliori la nostra vita:
l’intelligente è curioso di ciò che migliora la vita, lo stupido di ogni cosa.
Se si rallenta per vedere l’incidente che si è verificato sulla corsia opposta dell’autostrada, è difficile giustificare tale atteggiamento con l’idea di imparare qualcosa di utile. Analogamente, sapere che la tale attrice ha lasciato il suo fidanzato non migliora granché la nostra vita. La curiosità fine a sé stessa, quella del gossip o quella del pettegolo non è certo intelligente.
Anche curiosità più “nobili” possono essere del tutto inutili se sono troppo difficili da soddisfare: per quanto siano intellettualmente profonde, alcune di esse sono un puro gioco mentale od obbiettivi senza probabile risposta. Lo scienziato che studia gli alieni o quello che va alla ricerca ossessiva di quello che può essere il Santo Graal della sua disciplina sono esempi di curiosità ben poco pratiche e, molto probabilmente, del tutto inutili.
Molti potranno ritenere troppo severo il giudizio sulle curiosità inutili, ma esse sono un importante indicatore esistenziale: chi è inutilmente curioso rivela personalità critiche che vanno dal sopravvivente (chi ama il gossip), al violento non criminale (l’invidia del pettegolo o la curiosità di chi vuole scoprire i segreti altrui), al romantico (chi si “innamora” del soddisfacimento di curiosità impossibili).
In ogni caso, la persona equilibrata non ha tempo da perdere con curiosità inutili e si concentra solo su quelle che le danno un contenuto informativo che sarà utile nel presente o nell’immediato futuro.

La curiosità, ovvero il desiderio di conoscere, è una caratteristica sempre e comunque positiva?