L’astrologia è una disciplina basata sostanzialmente sulla credenza che esista un legame tra le posizioni dei corpi celesti e gli accadimenti umani. Inizialmente, i termini astrologia e astronomia erano praticamente sinonimi, col tempo poi la distinzione è diventata decisamente netta: l’astronomia è una scienza vera e propria, mentre l’astrologia è, di fatto, una delle cosiddette pratiche dell’occulto.
Coloro che credono nell’astrologia ritengono che basandosi su determinati dati relativi a una persona (per esempio la sua data di nascita) e sulla posizione di determinati astri, sia possibile analizzare la personalità di un individuo e prevedere anche gli eventi futuri che lo riguardano; in sostanza, semplificando molto, i corpi celesti influirebbero sugli eventi umani, sia a livello personale sia a livello collettivo. Coloro che praticano l’astrologia vengono definiti astrologi, mentre le loro divinazioni vengono denominate oroscopi.
Di solito un articolo serio su una materia seria ne descrive le basi all’inizio; ma poiché non riteniamo l’astrologia una materia seria, per chi volesse farsi una cultura sulla materia rimandiamo al paragrafo a fondo articolo Cos’è l’astrologia, dando per scontato che, a grandi linee, tutti la conoscano già.
NOTA – Se al termine di queste brevi riflessioni avete ancora fiducia nell’astrologia, allora siete inclini all’errore di irrazionalità e avrete la prova di essere veramente irrecuperabili!
Astrologia previsionale
L’astrologia si può dividere in due grandi branche: quella caratteriale e quella previsionale.
La prima pretenderebbe di definire i tratti della personalità del soggetto a partire dalla sua data di nascita, la seconda di prevedergli il futuro, più o meno prossimo.
L’astrologia previsionale è quella meno “seria”, sempre ammesso che si possa usare il termine seria per una disciplina scientificamente nulla. Quella tipica delle trasmissioni televisive o dei giornali, quella che pretenderebbe di conoscere il futuro semplicemente partendo dal segno zodiacale del soggetto. Frasi tipiche sono “quest’anno i Gemelli avranno molte soddisfazioni”, “oggi i Pesci devono prestare attenzione a chi vuole ingannarli” e altre amenità simili. Molti ci cascano con il “ma tanto male non fa”, ma dovrebbe essere a tutti evidente che sono storielle preconfezionate per i creduloni.
Partiamo da dati inconfutabili: i segni astrologici sono dodici e gli italiani circa sessanta milioni. Ci sono perciò circa cinque milioni di italiani che appartengono al segno dei Pesci. Mi sembra logico pensare che di questi cinque milioni molti avranno una vita felice e altri una vita triste, alcuni avranno oggi una giornata felice e altri una giornata triste, molti una giornata neutra ecc. Dopo questa considerazione che senso ha leggere il proprio oroscopo sul giornale? Nonostante le frasi dell’oroscopo siano studiate per essere ambigue e valere nel maggior numero di casi possibile, è chiaro che non si può applicare a un insieme così vasto di individui una classificazione così elementare come quella dei dodici segni.
La cosa più assurda è che chi si occupa di astrologia di solito tratta aspetti del quieto vivere e sembra che i maggiori dolori che possano capitare siano quelli sentimentali: sostanzialmente sono persone che non conoscono il vero dolore:
l’astrologia è un insulto a chi soffre.
Nelle previsioni astrologiche non c’è mai nulla di drammatico, anche se purtroppo nella vita sono i momenti di dolore che ognuno di noi vorrebbe essere in grado di prevedere. Se volete imparare a sorridere dell’astrologia provate a leggere le previsioni per un segno per un certo periodo e chiedetevi che cosa ne penseranno quelli a cui capiterà l’esatto contrario in chiave decisamente negativa: “Il prossimo sarà un anno pieno di salute per il Leone”. Tutti i Leoni a cui verrà diagnosticato un cancro non potrebbero far causa all’astrologo?
L’astrologia caratteriale
Molti astrologi si rendono conto della pochezza dell’astrologia previsionale e puntano su quella caratteriale, “complicando” il discorso e trasformando l’astrologia in parascienza. Ci dicono che si deve considerare anche l’ascendente.
Difficile crederci. Forse che i circa quattrocentomila italiani che hanno lo stesso segno e lo stesso ascendente dell’uomo più ricco d’Italia hanno la stessa vita? A questo punto occorre considerare anche altre finezze (la posizione dei vari pianeti ecc.) e anche l’astrologo sarà costretto ad ammettere che l’astrologia dà un’indicazione del carattere della persona, ma poi contano anche gli avvenimenti dell’esistenza, le condizioni di partenza, le influenze sociali ecc. Alla fine si fa un gran lavoro su stelle e pianeti per non essere sicuri di nulla, senza aver spiegato razionalmente perché per esempio la posizione di Giove in un tal punto debba produrre certi effetti. Si accetta per fede irrazionale, senza sapere che le basi astronomiche dell’astrologia attuale sono molto scadenti.
Astrologia e scienza
Una domanda che ho sempre posto ai sostenitori dell’astrologia, senza ovviamente ottenere una risposta accettabile è come mai gli asteroidi e i satelliti dei pianeti non contino niente; nemmeno si hanno notizie relative al fatto che il povero Plutone è stato da tempo declassato da pianeta a pianeta nano… non si sa cioè se ciò ha ripercussioni sul nostro futuro; men che meno si sa qualcosa sull’influenza di Caronte, corpo celeste in crisi di identità (c’è chi lo vuole luna di Plutone e chi lo vuole pianeta, perlomeno pianeta nano).
La cosa più incredibile è però l’ignoranza che molti hanno del fatto che l’astrologia sia in deciso conflitto con l’astronomia. L’astrologia è rimasta quella dei vecchi astrologi babilonesi, poiché a chi nasce oggi viene attribuito un segno che era quello nel quale il Sole transitava alcune migliaia di anni fa. La presenza del Sole in corrispondenza della costellazione differisce di circa un mese dal segno zodiacale, quindi, anche se fosse attendibile, si sta consultando l’oroscopo del segno sbagliato! Non solo, chi nasce tra il 30 novembre e il 18 dicembre oggi dovrebbe essere dell’Ofiuco, un segno non contemplato dagli astrologi.
Un’altra chicca. Le costellazioni sono solo raggruppamenti arbitrari di corpi celesti, generati dalla fantasia di popolazioni antiche. Nel caso dei Gemelli due stelle della costellazione (Polluce e Mebsuta) distano da noi 34 e 903 anni luce: come possono interagire fra di loro e produrre gli “effetti della costellazione dei Gemelli” visto che la loro luce ci raggiunge con 8 secoli di differenza?
Insomma l’astrologia ha le stesse basi astronomiche di chi credeva che il Sole si muovesse attorno alla Terra, pura preistoria scientifica.

L’astrologia crede di poter legare gli avvenimenti umani alla posizione di corpi celesti, una credenza tipica dei popoli più antichi, ma che oggi è francamente risibile, scientificamente parlando
Identikit di chi crede all’astrologia
Il credulone – Sembra incredibile, ma al giorno d’oggi esistono ancora persone che credono veramente all’oroscopo letto sul giornale o alla semplice affinità fra i segni. Per esempio, esistono software che verificano le cosiddette affinità astrologiche: la felicità della coppia dipenderebbe dai segni dei due partner. Solo chi ha spirito critico nullo può essere così scarso da non capire che, se fosse vero, la scienza l’avrebbe dimostrato ampiamente (basta per esempio verificare come si distribuiscono i divorzi nelle 78 coppie possibili), cosa che non è accaduta.
Il paracredulone – Sono coloro che non credono nell’astrologia banale, ma non possono escludere che ci sia qualcosa di vero nell’astrologia “scientifica”, quella che complica talmente le cose che colui che riceve il messaggio non se la sente di contestare il pozzo di scienza che ha davanti. In realtà, basta far funzionare il cervello. Ai paracreduloni è dedicato il paragrafo sull’astrologia caratteriale.
L’astrologia è disciplina amata soprattutto da chi non riesce a gestire completamente le sfaccettature della realtà e cerca di semplificarla in schemi molto elementari, riconducendo tutto a uno o a pochi parametri essenziali. Si direbbe quindi una disciplina tipica della personalità semplicistica. In realtà, è spesso presente anche una componente irrazionale della personalità perché si tratta di una soluzione razionalmente scorretta alla comprensione del mondo.
C’è chi pensa che il nostro stato dipenda esclusivamente dall’alimentazione, chi ritiene che tutto dipenda dal sesso, chi dall’amore ecc. È ovviamente facile semplificare, credendo di aver capito tutto; le cose funzionano finché non ci si trova di fronte a difficoltà non quotidiane; a questo punto, anziché cercare di capire le cose in profondità, ci si abbandona al proprio modello semplificato di vita, allontanandosi dalla realtà e dalla verità. Ciò che porta l’astrologia anche nel campo dell’irrazionalità è che gli esempi che abbiamo soprariportati hanno almeno qualche giustificazione; nel caso dell’astrologia non esiste giustificazione razionale.
Non credo all’oroscopo giornaliero, ma credo ai segni zodiacali
Questa posizione rivela una totale ignoranza della materia (vedasi sotto il perché l’astrologia è una buffonata), ma è tipica del semplicistico che, incapace di comprendere la complessità della realtà, cerca una soluzione semplice, facilmente studiabile, adattabile a qualunque situazione. Quando per caso c’è coincidenza con la tesi astrologica ne gioisce, quando non c’è incomincia a giustifica l’eccezione, ma la sua incapacità a studiare lo spinge a non arrendersi mai all’evidenza e ad assolvere sempre la sua “scienza”.
* Se vi servissero, alcune considerazioni che smontano l’astrologia
- L’astrologia è rimasta quella dei vecchi astrologi babilonesi, poiché a chi nasce oggi viene attribuito un segno che era quello nel quale il Sole transitava alcune migliaia di anni fa.
- La presenza del Sole in corrispondenza della costellazione differisce di circa un mese dal segno zodiacale, quindi, anche se fosse attendibile, si sta consultando l’oroscopo del segno sbagliato!
- Non solo, chi nasce fra il tra il 30 novembre e il 18 dicembre oggi dovrebbe essere dell’Ofiuco, un segno non contemplato dagli astrologi.
- Le costellazioni sono solo raggruppamenti arbitrari di corpi celesti, generati dalla fantasia di popolazioni antiche. Nel caso dei Gemelli due stelle della costellazione (Polluce e Mebsuta) distano da noi 34 e 903 anni luce: come possono interagire fra di loro e produrre gli “effetti della costellazione dei Gemelli” visto che la loro luce ci raggiunge con 8 secoli di differenza?!
Tanto male non fa…
Chi si esprime così ha una grande propensione a NON capire la realtà. In realtà, non capisce il danno individuale e quello sociale che l’astrologia provoca.
Danno economico – Tralasciamo il caso in cui il soggetto paghi per avere previsioni (per esempio acquistando un giornale astrologico ecc.), limitiamoci solo ai cachet (pagati da tutti, anche da chi non crede all’astrologia) degli astrologi che vanno in tv o sui giornali. Il bello è che spesso chi crede all’astrologia ha risorse economiche limitate, ma concorre alla fortuna di questi “esperti”. Se queste risorse economiche fossero destinate alla cultura non sarebbe meglio? Ah, certo, è ovvio che un Paese dove la cultura avesse importanza l’astrologia non la considererebbe, emarginandola. Prova ne è che la credenza nell’astrologia crolla nelle persone più razionali e con una mentalità scientifica: si può trovare un attore o un politico che crede all’astrologia, ma dubito che troviate un premio Nobel per la fisica o per la chimica!
Danno psicologico – Secondo alcuni, astrologia, superstizione, magia ecc. aiuterebbero chi non sa muoversi autonomamente nella realtà. Anche ammesso che sia vero, sono come droghe che invece di far crescere e migliorare la personalità del soggetto, creano una persona dipendente da qualcosa che lui non può controllare. Vi cito un esempio illuminante. Tempo fa vinsi una partita a scacchi con un avversario molto più forte di me, sulla carta. Per sondare se avessi giocato bene io o male lui, gli chiesi come mai avesse fatto questa o quella mossa. Alla fine mi confessò che era molto nervoso perché quel giorno aveva perso la penna che soleva usare per scrivere i formulari delle partite! Generalizziamo l’aneddoto: chi crede in astrologia, superstizione, magia depotenzia sé stesso. Se va bene ottiene quello che avrebbe ottenuto semplicemente con una maggiore sicurezza di sé (tipica delle persone “normalmente” equilibrate), ma, se va male, si convince che la giornata sarà “difficile”, le sue “paure” saranno amplificate, la sua “insicurezza” lo devasterà.
Non ci credo, ma lo leggo, che male fa? – Questa posizione è accettata anche da chi crede che l’oroscopo possa avere un effetto placebo, se Tizio legge che farà un importante nuovo incontro magari si predispone positivamente nelle relazioni interpersonali e magari davvero succede quanto previsto. Parliamoci chiaro: chi ha bisogno di un effetto placebo, ha bisogno di un farmaco, è cioè malato e, nel nostro caso, è malato di irrazionalità. Che poi ci sia un effetto placebo è tutto da dimostrare, esiste anche l’effetto nocebo perché cosa succede se l’oroscopo suggerisce di prestare attenzione a chi si incontra e, così facendo, fa perdere a Tizio un’opportunità lavorativa? Parliamoci chiaro: l’oroscopo, come la PNL e altre discipline motivazionali, tende a illudere il soggetto che può essere aiutato a vivere meglio; il soggetto diventa un automa che risponde a comandi più o meno chiari e che il più delle volte lo buttano allo sbaraglio, un soldatino che si butta nella guerra della vita con un fucile che spara a salve. A volte il nemico si spaventa per il botto e il nostro soldatino sembra avere successo, ma il più delle volte viene semplicemente massacrato da un mondo che egli non sa affrontare con le armi giuste. I fautori dell’astrologia continuano a millantare nomi di persone importanti che si affiderebbero all’oroscopo; sono come gli elenchi dei personaggi vegani presunti campionissimi dello sport: avete mai sentito un leader politico dire che “quest’anno non posso perdere le elezioni, il mio oroscopo è favorevole!”? Se seguono l’oroscopo se ne vergognano.
Come dovrebbero vergognarsi coloro che lo leggono per gioco perché di fatto aiuta l’ignoranza della popolazione e frena la crescita del Paese. Un po’ come chi partecipa a un rito satanico per curiosità o non vede l’ora di vivere la “giornata del fantasma” in un castello dove un organizzatore fa business sulla stupidità della gente.
Leggere l’oroscopo anche per gioco è un attentato alla crescita dell’Italia
perché foraggia quell’irrazionalità che non permette progresso (in altri termini, senza quelli che lo leggono per gioco, l’astrologia fallirebbe e sarebbe sostituita da pratiche ben più costruttive).
Cos’è l’astrologia
L’astrologia crede di poter legare gli avvenimenti umani alla posizione di corpi celesti, una credenza tipica dei popoli più antichi, ma che oggi è francamente risibile, scientificamente parlando.
Fondamentali nell’astrologia sono i dodici segni zodiacali e i quattro elementi dell’universo ovvero fuoco, terra, aria e acqua; a ogni elemento dell’universo appartengono tre segni zodiacali:
- Segni di fuoco: Ariete, Leone, Sagittario.
- Segni di terra: Toro, Vergine, Capricorno
- Segni di aria: Gemelli, Bilancia e Acquario
- Segni di acqua: Cancro, Scorpione e Pesci.
Generalmente, utilizzando il termine astrologia ci si riferisce all’astrologia occidentale, ma vi sono anche altre tradizioni, per esempio l’astrologia cinese e quella indiana. Nell’antichità vi erano altre forme di astrologia (quella dei Maya e quella dei babilonesi per esempio); oggi le più diffuse sono le tre citati poc’anzi.
Notevole importanza per l’astrologia rivestono ovviamente il Sole, la Luna e i pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone).
Altro concetto fondamentale in astrologia è quello dell’ascendente; con tale termine gli astrologi indicano il punto dello zodiaco che si vede sorgere all’orizzonte a est nel momento in cui un individuo nasce. Complicato? Relativamente; facciamo un esempio: un tizio nasce al sorgere del Sole che in quel periodo è nel segno dell’Ariete; il tizio ha l’ascendente in Ariete. Perché l’ascendente è importante in astrologia? Perché l’ascendente rappresenterebbe la prima impressione che noi diamo agli altri, l’idea che gli altri si fanno di noi quando, per esempio, ci incontrano per la prima volta. Sapere che ascendente siamo è un po’ complicato, ma conoscere il nostro segno zodiacale no; basta infatti ricordarsi in che giorno siamo nati:
- Ariete: 21 marzo – 20 aprile
- Toro: 21 aprile – 20 maggio
- Gemelli: 21 maggio – 21 giugno
- Cancro: 22 giugno – 22 luglio
- Leone: 23 luglio – 23 agosto
- Vergine: 24 agosto – 22 settembre
- Bilancia: 23 settembre – 22 ottobre
- Scorpione: 23 ottobre – 22 novembre
- Sagittario: 23 novembre – 21 dicembre
- Capricorno: 22 dicembre – 20 gennaio
- Acquario: 21 gennaio – 19 febbraio
- Pesci: 20 febbraio – 20 marzo.