
Secondo le ricerche di K. Helm gli asessuali sarebbero l’1% della popolazione.
L’asessualità è la mancanza di attrazione sessuale verso gli altri, con un minimo o assente interesse o desiderio per l’attività sessuale. L’asessualità è una delle condizioni che precisano l’orientamento sessuale del soggetto. Esistono quattro condizioni possibili:
- Asessualità
- Eterosessualità
- Omosessualità
- Bisessualità.
Le ultime tre sono riunite sotto il termine di allosessualità, cioè l’attrazione verso almeno un altro genere.
Si deve notare che l’orientamento sessuale è duraturo, mentre il comportamento sessuale può non esserlo. Così un omosessuale può avere rapporti con l’altro genere (senza essere bisessuale), così un asessuale può avere occasionali rapporti: le cause dell’incoerenza del comportamento sessuale rispetto all’orientamento possono essere ricercate nella pressione sociale, nel desiderio di avere figli, di non allontanare une persona con cui c’è un forte legame ecc.
La discussione sull’asessualità è molto complessa perché sono presenti diverse variabili che permettono ulteriori classificazioni all’interno dell’insieme. Secondo la ricerca di Katherine Helm (2015) gli asessuali sarebbero circa l’1% della popolazione.
Importante non confondere l’asessualità con l’ipoattività sessuale che può riguardare anche allosessuali (quindi è un comportamento sessuale, non un orientamento) e che in genere ha cause che sono legate al particolare momento (peraltro anche molto esteso nel tempo) vissuto dal soggetto. Va pure distinta dalla castità e dall’astinenza sessuale che sono situazioni in cui è la volontà del soggetto che impedisce l’atto sessuale.

Bandiera dell’orgoglio asessuale (il nero rappresenta gli asessuali, il grigio gli asessuali grigi come i demisessuali e il bianco gli allosessuali, mentre il viola l’intera comunità). Secono le ricerche di K. Helm gli asessuali sarebbero l’1% della popolazione.
I motivi dell’asessualità
I ricercatori non sono concordi nell’identificare i motivi che creano questo orientamento sessuale. Ne elenchiamo alcuni, senza la pretesa di essere esaustivi o sufficientemente precisi.
Romanticismo o comunque un forte coinvolgimento emotivo – Il soggetto prova attrazione sessuale solo per persone con cui si ha un forte legame emotivo. In questo caso si parla più precisamente di demisessualità. Probabilmente è il caso più comune di asessualità.
Condizionamenti religiosi – Molti ricercatori non ritengono che la religione possa essere causa di asessualità perché la percentuale di asessuali è la stessa fra insiemi di soggetti religiosi e di soggetti non religiosi. Questo ragionamento è però molto semplicistico perché, definiti i due insiemi R e NR e le cause di asessualità rispettivamente r1, r2…rn e nr1, nr2…nrn, si può avere lo stesso risultato globale, ma con la causa-religione (per esempio r1) presente solo in R. Nello studio di Aicken, Mercer e Cassell, una percentuale più alta di intervistati musulmani rispetto a quelli cristiani ha riferito di non aver sperimentato alcuna forma di attrazione sessuale. In Matteo 19:11–12, Gesù dice: “Poiché ci sono eunuchi che sono nati in quel modo, e ci sono eunuchi che sono stati resi eunuchi da altri, e ci sono quelli che scelgono di vivere come eunuchi per amore del regno dei cieli…”. Alcuni esegeti biblici hanno interpretato gli “eunuchi così nati” come esempi di asessuali.
Altri motivi – Sono quelli che generano la cosiddetta asessualità grigia in cui occasionalmente il soggetto prova attrazione sessuale; a differenza della demisessualità, difficilmente si ha una stabilizzazione del comportamento sessuale, anche per periodi molto brevi.
Asessualità e qualità della vita
Anziché indagare i motivi (peraltro senza nessuna certezza di arrivare a conclusioni scientificamente valide, cioè oggettive) è più importante valutare le ricadute che il soggetto può avere nella vita sociale.
Sicuramente la condizione di asessualità è penalizzante perché non permette di interagire stabilmente con soggetti allosessuali (vedasi a tal proposito l’amicizia uomo donna). Un allosessuale può mantenere relazioni stabili di amicizia con un asessuale solo “se il sesso è fuori discussioni” subito, in partenza. Così un asessuale maschio può avere amici eterosessuali maschi, ma diventa complesso avere amicizie con donne eterosessuali che, prima o poi, arriverebbero a definire la possibilità di rapporti sessuali. Analogamente, può avere amicizia con donne omosessuali ecc. Probabilmente, il miglior modo di avere comunque queste amicizie è di evidenziare subito il proprio orientamento sessuale, anche per evitare fraintendimenti.
Leggermente diverso è il caso della demisessualità. Teoricamente, se trova l’anima gemella, il soggetto può avere comportamenti sessuali stabili, anche per tutta la vita. Più praticamente, una volta che il forte coinvolgimento emotivo termina, la relazione finisce.
In breve, l’asessualità è una condizione che aumenta la probabilità che il soggetto si senta solo, anche perché il sesso è spesso il punto comune con cui due soggetti si incontrano, a prescindere da altre valutazioni (durata, bontà ecc.) della loro relazione.