Come trovare l’anima gemella è un’impresa affascinante, ma al tempo stesso molto difficile. Se si analizzano le relazioni e i matrimoni, lo si scopre facilmente, tanto che nella popolazione esistono due atteggiamenti molto comuni che di fatto sono alibi al fallimento della ricerca:
- l’espressione non ha senso; tutte le relazioni, prima o poi, finiscono nella noia e nella consuetudine, la “passione” termina.
- Tutti abbiamo problemi, la mia relazione è molto buona, anche se non è da film.
I due comportamenti, tipici del sopravvivente, sono la prova più evidente che il soggetto non è riuscito nella ricerca (visto che, per quanto spesso lo neghi, altri ci sono riusciti!) e, intimamente, non è soddisfatto della sua relazione.
A parziale scusante di chi adotta questi comportamenti, si deve subito precisare che trovare l’anima gemella non è da tutti. Per quanto ci si sforzi è possibile che la ricerca non dia frutti; per analogia, pensiamo alla salute: è sicuramente una buona cosa avere un ottimo stile di vita, ma ciò non dà garanzie su una vita lunga e senza malanni.
In questo articolo pertanto daremo una serie di consigli che descrivono condizioni facilitanti o penalizzanti la ricerca, seguendo i quali si aumenteranno le probabilità di trovare l’anima gemella.
Cura il tuo aspetto fisico
Prima di scrivere l’articolo ho cercato in Rete articoli che davano consigli analoghi. Questo, che è il più importante, sorprendentemente non figurava, forse per illudere chi ha un cattivo aspetto fisico che può risolvere comunque positivamente la ricerca della sua anima gemella.
Occorre capire bene questo punto. Essere piacevoli esteticamente aumenta senza dubbio le probabilità di incontri, inutile negarlo.
Non si deve però:
- cercare la perfezione; l’esempio è dato da chi si sottopone a interventi estetici migliorativi che in realtà sono solo tamponamenti della propria insicurezza. Aumentare di una taglia il proprio seno è solo sintomo di insicurezza, come pure ritoccare un naso che è normale per farlo diventare “bellissimo”. Spesso questi interventi sono illusioni che nascondono altri problemi. In campo maschile è la ricerca ossessiva di un fisico scultoreo, ricerca che spesso nasconde il non avere altre qualità per piacere a una donna.
- Dare importanza a cose marginali (vedasi l’articolo sugli illusi). In particolare cercare di coprire i propri difetti fisici con l’abbigliamento: nessun vestito renderà mai bella una donna che ha un viso orribile o bello un uomo grasso e flaccido.
Quali interventi sono giustificati? Quelli che migliorano significativamente il giudizio estetico degli altri su di noi. Spesso conviene farsi consigliare da amici fidati (ed equilibrati!) che probabilmente saranno più oggettivi di noi nel valutarci. In alcuni casi (trucco, interventi estetici) anche la valutazione di un serio professionista sarà importante.
Qual è l’obbiettivo? Semplicemente arrivare a una buona sufficienza. Avere un’estetica da 7 basta per trovare l’anima gemella, non è necessario salire oltre, soprattutto se gli sforzi richiesti o sono impossibili o chiedono troppe risorse.
Cura il tuo look
Questo consiglio sembra in controtendenza con quanto detto sopra. Se è vero che il look non può nascondere gravi difetti estetici, è anche vero che, una volta raggiunta la sufficienza estetica, il look è importante perché seleziona l’attenzione degli altri su di noi.
- Se ci vestiamo in modo sportivo, attireremo soggetti che amano un certo stile di vita.
- Se ci facciamo tatuaggi disincentiveremo tutti quelli che non amano i tatuaggi.
- Se vestiamo sempre formalmente attireremo un certo tipo di persone e ne escluderemo altre.
- Se scegliamo una certa acconciatura, essa ci presenterà agli altri: una donna con i capelli viola e verdi difficilmente attirerà un uomo molto tradizionalista (a meno che questo non abbia sempre sognato una ribellione al suo mondo!).
Gli esempi sopraesposti ci dicono che il nostro look può da un lato attrarre qualcuno, ma, dall’altro, può anche respingere altri. Pertanto, prima di scegliere look borderline (magari solo perché consigliati dall’amico/a), si verifichi che essi appartengano veramente al nostro DNA.
Stai bene con te stesso
Prima di trovare l’anima gemella è importante stare bene da soli. Purtroppo molti pensano che la ricerca possa risolvere i loro gravi problemi esistenziali (per esempio il non sopportare la solitudine). In realtà, chi non sta bene da single, avrà sempre relazioni a rischio perché la relazione copre i problemi, ma non li risolve.
In questa fase è importante coltivare tanti interessi fino a trovare veri e propri oggetti d’amore. Chi non ha interessi è in genere una persona poco interessante sul lungo periodo; se può andar bene per l’avventura di una notte basata sul sesso, alla fine diventerà noiosa e poco stimolante.
Importante anche avere una buona autostima perché ciò porta a giudicare la relazione in modo più obbiettivo, meno dipendente dal possibile futuro partner.
Cura la tua personalità
Essere una persona equilibrata sicuramente aiuta molto perché di fatto non ci penalizza dal punto di vista della scelta altrui su di noi. Avere difetti nella personalità di fatto allontana da noi quelle persone che quei difetti non li sopportano. Le varie personalità critiche non sono tutte egualmente penalizzanti perché esiste una parziale compatibilità con il resto della popolazione: i sopravviventi sono così tanti che per trovare l’anima gemella non è certo un grave handicap esserlo! Bisogna però avere presenti i limiti della propria personalità: un mistico non potrà che trovare l’anima gemella fra i mistici e un apparente non potrà mai attrarre una persona semplice.
Cura il tuo carattere
A prescindere dalla personalità, esistono due caratteristiche molto importanti che diventano condizioni facilitanti nella ricerca dell’anima gemella: l’energia vitale e la brillantezza.
Di solito essere introversi non aiuta molto, ma anche essere estroversi può non farlo se non sappiamo esserlo in modo positivo, arrivando finanche a essere fastidiosi. L’energia vitale e la brillantezza sono caratteristiche tipiche di chi è estroverso in modo positivo, il massimo per non allontanare a priori le persone da noi.
Fai una lista bianca
La lista bianca comprende tutte quelle cose che ci colpiscono particolarmente nelle persone dell’altro sesso (o dello stesso nel caso di relazioni omosessuali). Attenzione: non è necessario che la candidata anima gemella le possieda, ma sicuramente sono un plus che può essere utile a orientarci. Evitate i pregiudizi e soprattutto evitate di scrivere un’enciclopedia.
A cosa serve la lista bianca, visto che è “necessaria”? Semplicemente, una volta trovata la potenziale anima gemella, chiedetevi perché vi piace. Se la risposta non è nella lista bianca, dovrebbe scattare il caso classico del fraintendimento della relazione che non è certo di natura amorosa. Caso comune è quello dell’amante-madre che ha una relazione con un uomo a cui fa da mamma: nella sua lista non aveva certo messo tutti quei difetti che ha il suo uomo attuale e che le permettono di coltivare il suo senso materno.

Trovare l’anima gemella tramite un’app non è impossibile ma rende la ricerca difficoltosa perché si pesca in un gruppo totalmente eterogeneo, senza criterio
Fai una lista nera
A differenza di quella bianca, la lista nera è una lista di esclusione che ci eviterà di cadere vittime della strategia dell’ultima spiaggia, evitando di scambiare per anima gemella l’unica persona che abbiamo trovato!
La lista nera dovrebbe contenere tutti quei difetti sui quali non si passa sopra, qualunque siano gli altri pregi della persona.
La lista nera dovrebbe contenere:
- valutazioni estetiche;
- valutazioni caratteriali;
- valutazioni socio-economico-culturali.
L’ultimo punto potrebbe sembrare contaminato da pregiudizi, ma è abbastanza inutile fingere di essere diversi da come siamo: qual è la soglia minima di ricchezza/cultura/status sociale che richiediamo alla potenziale anima gemella? Inutile cercare di nasconderla se poi, nel nostro intimo, questa soglia scatta.
Di solito l’ultima valutazione è tipica di una nostra personalità critica e (se vogliamo migliorare) sarebbe opportuno tornare al punto “cura la tua personalità”. Per esempio, un apparente vorrà un certo status sociale (a meno che non si tratti di un personaggio talmente ricco da sopperire con la sua ricchezza alla povertà dell’anima gemella) e un contemplativo richiederà una certa istruzione.
NOTA – Ci sono persone che hanno trovato l’anima gemella con un punto della lista nera. Se hanno cambiato intimamente idea su quel punto, non c’è nulla di strano; ma, se semplicemente ignorano o soprassiedono su quel punto, prima o poi l’incompatibilità verrà fuori.
Buttati nella mischia
Questo è il punto forse più sottovalutato e quello a cui si dovrebbe prestare la massima attenzione. Non è pensabile che l’anima gemella venga a bussare alla nostra porta; in altri termini, se stiamo sempre rintanati nella nostra casa, le possibilità sono nulle! Cosa vuol dire buttarsi nella mischia?
- Frequentare amici parziali. Se non si può negare che le vere amicizie siano rare, è opportuno non snobbare amici parziali e, senza farli diventare fittiziamente amici veri, frequentarli in quell’ambiente in cui c’è comunanza di vedute.
- Frequentare ambienti compatibili con i propri interessi. Se si è sportivi, la palestra o le competizioni relative al proprio sport; se si è amanti di un certo genere culturale, frequentare i circoli corrispondenti ecc. I propri interessi devono servire a socializzare! Se non lo fanno c’è qualcosa che non va.
La cosa importante (e da non fare!) è procedere al contrario: iscriversi a un gruppo per socializzare senza che l’oggetto di quel gruppo sia un nostro interesse, magari sperando che lo diventi; è il caso di molte persone sole che fanno volontariato sotto tante forme, solo per socializzare, senza un reale interesse al volontariato stesso (volontariato che abbandonano appena trovata una relazione!).
In ogni contatto: spontaneità
Per trovare l’anima gemella non servono tecniche di corteggiamento, anzi sono spesso decisamente controproducenti. Poiché si vuole una relazione a lungo termine, è importante mostrarsi come si è. Si veda l’articolo sul corteggiamento per evitare di cadere in tanti luoghi comuni che possono condurre sì a una relazione, ma non certo a una che dura tutta la vita!
La psicologia è fondamentale
Non è da tutti possedere doti di psicologia, riuscire a capire gli altri al volo. Occupandomi da anni di psicologia so che molti non credono che da pochi indicatori esistenziali, dai gesti, dai comportamenti si possa capire una persona in poche decine di minuti. Di solito chi nega questa possibilità ha scarse attitudini a comprendere gli altri (sono quelli che si stupiscono dopo anni di certi comportamenti del proprio partner!).
Purtroppo “essere psicologi” non è facile, ma si può sopperire a questa carenza con il dialogo diretto. Se non si capisce una persona da frasi comuni, dal suo linguaggio del corpo ecc., è opportuno cercare, senza essere ossessivi, un dialogo. Domande dirette (“sei sportiva?”, “fumi?”, “ti piace il calcio?” ecc.). Le domande non devono essere un terzo grado, ma devono essere motivate dal contesto (per esempio l’ultima domanda può nascere se si vedono dei bambini che giocano a pallone). Una buona tecnica è introdurre la domanda con un discorso generale e impersonale, che non riguarda direttamente la persona che abbiamo davanti (“ieri sera ho visto la partita degli Europei; a te piace il calcio?”). Se la persona si mostra evasiva o sembra non gradire, è meglio cambiare subito argomento.
Scopo dell’indagine è stabilire una compatibilità, verificare i punti della lista nera, scoprire quelli della lista bianca. Fondamentale:
scoprire se l’altra persona, se fosse del nostro stesso sesso, potrebbe essere una vera amica.
Sì, perché l’anima gemella deve anche essere una vera amica. I matrimoni e le relazioni che finiscono nella noia (tralasciamo quelli che sono pieni di contrasti) sono quelli dove non c’è una vera amicizia.
Analogamente, se richiesti di esprimere la vostra opinione, siate sinceri; essere evasivi, misteriosi non fa che complicare la situazione.
La biunivocità dell’anima gemella
Molti romantici hanno un grave handicap nel trovare l’anima gemella: pensano che sia importante soprattutto che loro amino l’altro/a. In realtà, deve esserci biunivocità: se non siamo sufficientemente amati, è meglio lasciar perdere ed è inutile illudersi che “con il tempo ci amerà”. Un gravissimo errore esistenziale.
L’anima gemella non è unica, ma è rara
Da un lato, si deve rilevare che nella nostra vita, i potenziali contatti che abbiamo potrebbero generare diverse relazioni positive; ovviamente quando una persona trova la sua anima gemella, sospende la ricerca, magari già in giovane età.
Dall’altro lato, un grave errore che viene commesso anche dagli addetti ai lavori è consolare chi non trova l’anima gemella, facendogli credere comunque che ciò che ha trovato vi si avvicina molto.
Relazioni che hanno contrasti, litigi ecc. non sono relazioni da “anima gemella”: inutile negarlo, visto che ci sono relazioni (poche, ma esistono) dove tali contrasti non esistono. Possono esserci discussioni, ma una discussione non rovina l’armonia che c’è fra la coppia, un furioso litigio sicuramente sì. Per questo motivo, è molto difficile che, se entrambi i componenti la coppia sono violenti e/o insofferenti, si possa parlare di anima gemella.
Analogamente, relazioni con continue rotture e ricongiungimenti con l’anima gemella nulla hanno a che fare.
Può anche capitare che l’anima gemella sia già impegnata (fidanzata o sposata): in questo caso non impelagatevi in una relazione a tre: se siete convinti che siete fatti l’uno/a per l’altra/o, parlatene, ma, se l’altro/a non lascia l’attuale partner è meglio abbandonare. Diventare amanti è una pessima scelta che di fatto è solo il surrogato dell’anima gemella.
Si deve star bene da subito
Un altro errore è di pensare che le cose che non vanno si aggiusteranno dopo. Questo particolare può diventare tragico quando il partner è violento: in presenza di una donna insufficiente si hanno tutte le premesse per una vita infelice. Analogamente se ci si accorge di avere di fronte una persona poco fedele, è molto ottimistico sperare che cambi.
Si deve star bene da subito, senza ombre.
Il futuro deve essere in comune
Nella fase di ricerca è opportuno sondare anche come la persona a cui ci rivolgiamo veda il suo futuro; se tale futuro in qualche modo è in conflitto con il nostro, è inutile illudersi che possa essere una relazione ottimale “per sempre”. Se, per esempio, la persona ritiene la propria carriera importantissima e ha un lavoro che la porta in giro per il mondo mentre noi siamo “stanziali”, questa è una possibile incompatibilità futura di cui tenere conto.
A prescindere dal lavoro, dove si vorrà vivere? Se una persona sogna la grande città e l’altra ama vivere in campagna, difficile parlare di “anime gemelle”.
Analogamente un argomento molto importante sono i figli. Se ne vuole? Quanti se ne vuole? Troppe coppie su questo argomento lasciano che sia il caso a decidere. Anche in questo caso, ci vuole la massima sincerità, senza lasciare che la controparte prevalga nella decisione.
Più a breve termine, anche dove vivere le proprie vacanze e come viverle diventa oggetto d’indagine importante.
L’intesa sessuale
Tutti gli articoli che ho letto sull’argomento sorvolavano molto su questo punto, quasi fosse naturale avere una sessualità “normale”. Errore gravissimo. Molte coppie naufragano proprio su questo punto.
Già nella fase di contatto è opportuno indagare in maniera discreta su come la persona che abbiamo davanti concepisce il sesso e come vorrebbe viverlo. Lo si può fare introducendo l’argomento in modo opportuno (cioè con un aggancio valido proveniente dal mondo esterno).
A volte si può scoprire che per la nostra “anima gemella” il sesso non è importante o che lo è a tal punto da non assicurare la fedeltà nella coppia; si può scoprire che il modo di viverlo non è compatibile con il nostro ecc.
Si veda a tale proposito l’articolo Sesso.
In ogni caso si può dire di aver trovato l’anima gemella quando, dopo la vera amicizia, c’è anche un’ottima intesa sessuale.