Spesso si parla di amicizia uomo donna, ma, come vedremo, le conclusioni di questa discussione si possono estendere al rapporto di persone che in teoria potrebbero essere attratte sessualmente, per esempio due omosessuali dello stesso sesso. Per semplicità continueremo comunque a usare il binomio uomo-donna. Riferendoci all’articolo generale sull’amicizia, vogliamo capire se e quanto sia positiva l’amicizia uomo donna.
Quando ha senso la discussione
Innanzitutto chiariamo il campo di applicazione di quanto dedotto in questo articolo.
- I due componenti la coppia sono potenzialmente interessati al sesso dell’amico. Ciò significa che:
- le conclusioni non si applicano se entrambi sono sessualmente inattivi (come accade per chi ha grandi inibizioni sessuali, psicologiche o pratiche – per esempio un religioso che intende assolutamente rispettare il suo voto di castità – o è avanti negli anni, si pensi, per estremizzare, a due anziani in una residenza per anziani); vedasi anche l’articolo sull’asessualità;
- le conclusioni non si applicano se manca l’interesse, per esempio nel caso di una donna e di un omosessuale maschio o di un uomo e di un’omosessuale femmina.
- Entrambi i componenti hanno un’estetica talmente scadente da disincentivare qualsiasi attrazione sessuale; è necessario che ciò accada per entrambi perché altrimenti è possibile che ci sia un’attrazione unidirezionale verso chi è comunque esteticamente accettabile.
Non confondere amicizia e relazione
Per focalizzare il discorso, cominciamo con
l’escludere dalla sfera della semplice amicizia persone con le quali abbiamo rapporti sessuali.
Avere rapporti sessuali con una persona (che magari impropriamente si giudica solo amica) fa imboccare la strada della relazione (magari occasionale) per arrivare a punti di arrivo come coppia, convivenza, matrimonio. Una certa libertà sessuale può includere il sesso come componente dell’amicizia, ma la semplice considerazione che normalmente non si hanno mai rapporti sessuali con amici dello stesso sesso (a meno di non essere bisessuali…) dovrebbe essere convincente di quanto sopra affermato.
Amicizia uomo donna: i requisiti
L’amicizia parziale (cioè riferita a un ambito particolare) uomo donna è cosa usuale, ben più difficile è capire i limiti di un’amicizia totale, cioè quella che si indica come vera amicizia. Se si è ben compreso il concetto di amicizia totale, è immediato capire che
una vera amicizia uomo donna comporta una presenza nella vita privata di entrambi con momenti “esclusivi”.
Per capirci meglio, un uomo (il discorso vale ovviamente anche per una donna) può definire “amica” la moglie di un suo amico; potranno vedersi tutti insieme, ma se non ci saranno momenti esclusivi, loro due soli, con l’esclusione dell’amico e marito della donna, non si può parlare di “vera amicizia”, ma di amicizia parziale. Allo stesso modo non si può parlare di “vera amicizia” se un uomo e una donna si incontrano in un momento esclusivo finalizzato però a qualcosa di diverso del semplice vivere bene: un incontro di lavoro, un hobby che hanno in comune (al di fuori del quale non si vedono in modo esclusivo, supponiamo una coppia di ballerini professionisti) ecc. Una “vera amicizia” si ha invece quando uno dei due invita l’altro a cena, passano una serata al cinema o a ballare, si vedono per parlare delle loro vite, magari vanno in vacanza insieme.
Ricordando che il rapporto umano coinvolge sempre due persone, è necessario che ognuna di esse non consideri il rapporto solo dal suo punto di vista (“a me non crea problemi”), ma consideri anche le reazioni della controparte. Quindi il risultato del rapporto è dato dalla somma esistenziale delle due valutazioni. È per questo motivo che per esaminare la vera amicizia fra un uomo e una donna è necessario scindere lo studio in due rami principali e mutuamente esclusivi, dipendenti dallo stato della persona considerata.

Una vera amicizia uomo donna comporta una presenza nella vita privata di entrambi con momenti “esclusivi”.
Il soggetto è libero
Per soggetto libero si intende un soggetto che non ha un partner con cui ha rapporti sessuali. Può coltivare in modo positivo un’amicizia totale (vera) con una persona di sesso opposto?
Per il Personalismo la risposta è no,
perché se ciò accade si è di fronte a una personalità che non si sta esprimendo al massimo. Infatti, ciò che rende possibile il perdurare di un’amicizia è solamente il fatto che la persona libera (o entrambe) rifiuta (rifiutano) di portarla su un piano sessuale trasformandola in relazione. Occorre chiedersi: perché non desidera avere anche rapporti sessuali e quindi una relazione? I motivi principali sono proprio i due citati nel paragrafo Quando ha senso la discussione, cioè le due persone sono sessualmente inattive o hanno entrambe una pessima estetica.
Per essere chiari, se un uomo è libero e, dopo una cena comune, gli si presenta la donna (con cui è uscito volutamente a cena) esteticamente accettabile completamente nuda e quello non fa una piega, ha dei problemi. Non è difficile riconoscere in tale comportamento una personalità critica (principalmente svogliata, inibita, mistica, indecisa, romantica, insoddisfatta).
In genere la presunta amicizia si basa su gravi lacune esistenziali di uno o entrambi. Fra i fattori più comuni:
- la solitudine che ci porta comunque ad accettare la compagnia di una persona con la quale non si vogliono avere rapporti sessuali perché si sa che una relazione non funzionerebbe. Per esempio, la persona fuma e io sono contrario al fumo; la persona è grassa e io sono un salutista convinto; la persona è iperattiva e io sono un pantofolaio; la persona è poco colta e io apprezzo la cultura come valore ecc. Si è nel caso di un’amicizia costruita perché si accetta (o si vorrebbe accettare) una persona come vera amica, quando l’amicizia è solo parziale. Le due persone sessualmente attive non si piacciono, ma per lenire la solitudine si frequentano in occasioni tipiche del rapporto uomo-donna. Ovvio che se ognuno trovasse un partner o amici stabili del proprio sesso il rapporto finirebbe.
- L’innamoramento adolescenziale (romantico): l’altro/a è la donna/l’uomo della mia vita. Per cui accetto (per ora) solo l’amicizia, ma poi vedrò di cambiare la situazione. Un errore gravissimo che porta come vedremo alla castrazione platonica e, di fatto, alla dominazione di uno/a sull’altra/o con i problemi sempre in arrivo; anche se si è chiarito che si è solo amici, come si può essere sicuri che la controparte non ci chieda prima o poi un rapporto? Dare per scontato che ciò non accadrà mai (gestendo sempre la situazione) è piuttosto egoistico o per lo meno ottimistico.
Il soggetto non è libero
Anche in questo caso, alla domanda del precedente paragrafo la risposta è no. Occorre notare che possono valere ancora i punti 1 e 2. In particolare, le inibizioni legate al punto 2 possono dipendere da cause morali, particolarmente frequenti nella personalità debole: “ho già un partner, non è giusto cambiarlo”, senza comprendere che la vera amicizia indica chiaramente che il rapporto di coppia è deficitario.
Se il soggetto non è libero, ci sono diversi fattori che possono (non “che devono”) non fargli provare attrazione (fedeltà, il/la partner è comunque “meglio” ecc.). Qui però entra in gioco un altro punto importante, cioè la valutazione del rapporto di coppia del soggetto e la vera amicizia diventa un indicatore esistenziale. Ci si dovrebbe impietosamente chiedere: perché sento il bisogno o il piacere di vivere un rapporto esclusivo con una persona che non è il mio partner se questi mi dà già moltissimo? Se moltissimo non mi basta sono evidentemente una persona poco affidabile, pronta a scaricare qualcuno per aver trovato chi mi dà (almeno in alcuni campi) di più. Infatti per il Personalismo l’amore si dimostra con le azioni e, mentre sono con l’altro, non sono con il mio partner. Il più delle volte accade però che dal rapporto di coppia non si abbia moltissimo e si sopperisce a ciò che manca con la vera amicizia. Ma questa suona come una parziale condanna del proprio rapporto di coppia. Molte persone vanno avanti così, ma non è da Personalismo per il quale una situazione appena sufficiente deve essere migliorata. Perché si cerca una vera amicizia avendo già un partner? Casi comuni sono per esempio:
1) dalla vera amicizia traggo un supporto psicologico molto maggiore che dal partner, l’amico/a mi capisce meglio del partner; a volte l’amico/a diventa uno/a psicanalista. Se siete già persone equilibrate, non accettate che il partner vi capisca poco: che rapporto di coppia è? Se invece avete dei problemi, non accettate questa condizione come normale (lo stesso consiglio vale anche per i partner degli “amici”), ma andate a fondo del disagio: ricordatevi che due zoppi che si sostengono a vicenda prima o poi cadranno lo stesso.
2) Dalla vera amicizia ho una maggiore presenza. Poiché l’amore si dimostra con le azioni, se avverto una così scarsa presenza da ricercarla in altre persone devo chiedermi fino a che punto il partner mi ami.
3) Con l’amico/a, in certi momenti, sto meglio che con il partner. Motivo che dovrebbe farmi capire che la mia relazione di coppia non è un granché e che ci sono forti differenze che inquinano certi momenti. Tamponare con un’amicizia non è il massimo.
La castrazione platonica
Il caso in cui la vera amicizia uomo donna fa grossi danni.
Siamo di fronte a una persona che non vuole andare oltre (cioè avere rapporti sessuali) e una persona che lo vorrebbe e che si limita ad accettare l’amicizia (sperando più o meno consciamente che prima o poi accada qualcosa di meglio). È una situazione che rischia di trascinarsi per anni, penosamente. Consiglio: chiarite subito a voi e all’amico/a cosa volete ed evitate una castrazione platonica.
A lungo andare si crea una situazione con una persona (dominante) che sfrutta l’altra (sottomessa) per “amicizia”. La dominante sa o intuisce che la sottomessa vorrebbe qualcosa di più (amore), ma fa finta di non saperlo per non perdere comunque qualcosa; la sottomessa sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ma non ha il coraggio di chiarire la situazione per non perdere la speranza di un’evoluzione. Consiglio: la dominante abbia un po’ di correttezza e chiarisca; la sottomessa abbia un po’ di dignità e chiarisca.
Amicizia uomo donna: esiste?
Per il romantico trovare il partner giusto è dimostrato dal sentire sempre gli uccellini cantare, dal sentirsi leggeri come una piuma, dal sentire il cuore impazzire ecc. Per i Top People (prendetelo come un assioma),
se hai accanto la donna (uomo) giusta (o), non esci a cena o hai un momento esclusivo con altre (i) donne (uomini).
Amicizia uomo donna – Un paio di esempi
Pedalate erotiche
Ci sono tre persone. M, il protagonista, vive da alcuni anni coltivando i suoi oggetti di amore: la corsa, la bicicletta, i viaggi. In particolare, riesce di tanto in tanto a coniugare l’amore per la bicicletta e quello per i viaggi, organizzando weekend pedalatori con G, ragazza appassionata di ciclismo. Tra i due c’e’ un’amicizia basata sulla condivisione di questa grande passione per la fatica, per imprese ciclistiche al limite delle proprie possibilità fisiche, e hanno l’abitudine, durante questi weekend, di dividere la stanza nella quale riposare qualche ora al termine di una tappa, in attesa di quella del giorno dopo.
Un bel giorno, M incontra S, della quale si innamora. M è felice perché riesce a coltivare gli oggetti d’amore che aveva in precedenza e la presenza di S rappresenta un’aggiunta che nulla toglie alle sue altre passioni. Un giorno, però, quando M organizza uno di quei weekend ciclistici con G, insorge un problema. S non si oppone al fatto che M si allontani per qualche giorno con un’altra donna: gli chiede solo la cortesia di non dividere più la stanza con G. A M, la richiesta sembra legittima e di piccolo peso e comunica a G la sua intenzione, d’ora in avanti, di trascorrere la notte in camere separate nei weekend pedalatori che verranno. G però gli risponde che no, non è disposta a scendere a compromessi per via di S, che nemmeno conosce, e che si sente umiliata dalla richiesta avanzata da M per interposta persona. Piuttosto che sottostare, non viaggerà più in bici con M.
Limitatamente allo scenario in questione, l’unico comportamento equilibrato è quello di S che ha ben compreso l’amicizia uomo donna. Una domanda dovrebbe sorgere spontanea a chi segue il Personalismo: ma possibile che in tutti quei week-end non ci sia mai stata attrazione sessuale fra M e G, almeno da parte di uno dei due? Se non c’è stata, il motivo più plausibile (beh, potrebbero essere entrambi dei mostri, entrambi potrebbe essere omosessuali ecc.) è che hanno una sessualità a soglia, segno evidente di inibizioni. Sessualità a soglia vuol dire che affinché il soggetto accetti la sua sessualità deve superare la soglia, scattare qualcosa, del tipo non c’è sesso senza amore, meglio non fare sesso se non si è sicuri che la relazione continui ecc.). O G è omosessuale o ha dei problemi di soglia. Idem M. Quindi la richiesta da M a G non è che la corretta comprensione dell’amicizia uomo donna. Il comportamento di G è poi ulteriormente strano; la sua offesa per risentimento è immotivata perché se a lei M non interessava sessualmente (sarà vero? Certo che se non si è mai dichiarata soffre della sindrome della segretaria che per anni ama il suo capo senza avere il coraggio di dirglielo) che cambia dormire in camere separate?
Il commento allo scenario comunque non è solo Personalismo, è puro buon senso.
Basta il buon senso
Nell’articolo una vera amicizia con un individuo del sesso opposto senza un rapporto sessuale (che renderebbe tale una coppia) viene descritta come “amicizia costruita”, non capisco il perché, si può avere un partner che soddisfi le qualità di vero amico e anche un altro vero amico di sesso opposto dal quale non sono attratto sessualmente, ma col quale magari posso uscire ogni tanto… Dov’è l’errore? Inoltre perché non è possibile avere solo un amico di sesso opposto senza che ci sia un partner e una sessualità? (perché non c’è l’attrazione fisica).
Se senti l’esigenza di uscire con l’altra, forse la tua partner non ti dà poi tutto, quindi manca qualcosa: io non uscirei MAI con un’altra donna per il semplice fatto che, stando con lei, penserei subito che con mia moglie starei meglio!
In secondo luogo, chi ha una sessualità equilibrata non può escludere l’attrazione per una donna, a meno che questa non sia il mostro di Loch Ness. In altri termini, se foste su un’isola deserta, con la tua “vera amica” non succederebbe nulla? Difficile a credersi. Inoltre, metti che la tua vera amica si faccia una plastica e diventi molto più bella: ovvi i problemi.