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Raziologia

La raziologia è la scienza che ho creato studiando l’applicazione della razionalità nella vita quotidiana, per capire il mondo che ci circonda. Originariamente pensavo che si potesse spiegare alle persone, in modo semplice, colloquiale, come vivere al meglio (la strategia esistenziale del Neocinismo, il benessere, poi evoluto nel Neocinismo); ben presto mi sono però dovuto ricredere perché ho scoperto che una percentuale troppo grande di persone si perde in un bicchier d’acqua:

  • non sa valutare la coerenza dei propri ragionamenti, usando sempre l’istinto per le proprie scelte che a volte, alla fine, si rivelano disastrose.
  • Non sa andare in profondità nei propri pensieri, finendo vittima di luoghi comuni (il terribile senso comune), assumendo posizioni di comodo, semplicistiche, che non costringano a pensare troppo.
  • Non sa valutare alcuna situazione in cui siano coinvolti dei numeri: dalle proprie finanze alla propria salute, dal proprio hobby al proprio lavoro; ogni volta che ci sono numeri in ballo, la vita diventa un gioco d’azzardo in cui, molto spesso, escono i numeri che si erano scartati.
  • Pur pretendendo di sapere cosa è giusto o sbagliato, non sa mai giustificare le proprie posizioni di fronte a un interlocutore serio, finendo per stizzirsi e per puntare i piedi su ciò che (a questo punto solo fideisticamente) “sente” essere corretto.

Mi sono reso conto che, ideando il Neocinismo, avevo svolto solo una piccola parte del compito, offrendo strumenti che potessero migliorare l’intelligenza affettiva. La raziologia chiude il cerchio, consentendoci di migliorare anche le altre componenti dell’intelligenza esistenziale, la forma più importante perché ci garantisce la miglior vita possibile a partire dalle condizioni personali.

Sicuramente un matematico potrebbe risultare deluso dall’approccio raziologico, ritenendolo molto discutibile. Dal suo punto di vista probabilmente ha ragione, però occorre rilevare che la raziologia non è una disciplina formale (pur usando strumenti logici o matematici), ma è più simile a una teoria economica dove l’obiettivo non è dimostrare quanto, piuttosto, spiegare la realtà, avendo come fine prioritario quello di insegnare alle persone a ragionare. Non a caso, la parte più interessante della raziologia è quella che descrive sistematicamente gli errori raziologici. Tutto il resto è propedeutico a questa parte.

Riepilogando,

la raziologia è la scienza che definisce e studia l’intelligenza esistenziale, classificando e descrivendo gli errori raziologici che non ci consentono di comprendere la realtà che ci circonda.

raziologia

La raziologia definisce anche il rapporto ragione/sentimento: la ragione delimita i percorsi entro cui i sentimenti possono esprimersi con la massima libertà e senza pericolo alcuno.

Perché nasciamo stupidi

Occupandomi di alimentazione e di sport, mi trovo spesso a discutere con persone che non hanno particolarmente affinato le loro capacità razionali. Le riconosco perché, quasi a ogni frase, c’è un punto facilmente contestabile. Non si tratta solo di scarsa cultura (molti di loro sono laureati), ma di vera e propria incapacità di pensare correttamente: errori logici, statistici, di coerenza ecc. Quando queste persone passano a trattare argomenti della vita quotidiana è un massacro: luoghi comuni, deduzioni impossibili, ragionamenti contraddittori e tanta, tanta superficialità. Alla base di ciò c’è un errore comune:

pensare di saper ragionare solo perché si ha un cervello, si sa leggere e scrivere, si è istruiti.

In realtà, avere un cervello non è che il primo passo, occorre saperlo fare funzionare.

L’utilità della raziologia

Ricapitoliamo:

  1. la raziologia è la scienza che studia come la ragione possa essere impiegata al meglio per comprendere la realtà che ci circonda.
  2. La raziologia non è una scienza formale come la matematica, anche se usa strumenti come la logica, la matematica e la statistica per esporre le proprie teorie. Così come l’economia vuole descrivere l’attività economica di individui, società e Stati così la raziologia vuole descrivere i processi che portano alla comprensione della realtà (e gli errori che ci allontanano da tale comprensione).

La mia è una delle possibili teorie raziologiche (quella coerente con la strategia esistenziale del Neocinismo). Di fatto è la prima, proprio come la geometria euclidea fu la prima importante esposizione della geometria.

Per capire la necessità della raziologia si pensi al vecchio sogno di Leibniz:

quando sorgerà una controversia fra due filosofi, non occorreranno discussioni come non ne occorrono tra due contabili. Basterà infatti prendere in mano la penna, un foglio di carta e dire: calcoliamo!

La logica classica non è stata in grado di mostrare quali sono i metodi corretti di ragionamento. Qui mi limito a un esempio molto semplice. Si provi a chiedere a un insieme di persone di esprimere sinteticamente la relazione fra fumo e cancro polmonare. Io ho fatto la prova su 45 soggetti. Ben 39 di essi hanno risposto:

(1) il fumo provoca (causa) il cancro al polmone.

La risposta è palesemente errata (per la cronaca solo 2 sono state le risposte razionalmente corrette). Infatti la (1) indica che da a (fumo) consegue b (cancro polmonare), cosa che non sempre è vera.

Paradossalmente, la volontà di essere logici ha portato a un grosso svarione. La scarsa abitudine a ragionare in termini statistici e, forse in alcuni, il desiderio di muoversi sempre in scenari certi (L’illusione della certezza) hanno mostrato come la realtà sia molto più complessa di quanto i logici pensassero fosse.

È abbastanza evidente che, partendo con il piede sbagliato, cioè con la proposizione (1), sia veramente difficile poi capire la realtà. Da qui la necessità di evidenziare percorsi molto meno formali, ma più concreti che permettano di “capire il mondo”.

Le basi scientifiche

Mi occupo da oltre quindici anni di raziologia; oltre ad aver definito il termine, mi sono sempre preoccupato di scegliere gli strumenti adatti e di usarli al meglio. Quello che mancava era una certificazione del ruolo fondamentale che essa gioca nella nostra vita, anche se molti non avrebbero avuto dubbi sulla sua utilità. Una discussione sulle basi scientifiche della raziologia è reperibile nell’articolo sulle trappole cognitive.

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