Non arrivo a fine mese è una frase che si può sentire da persone effettivamente in difficoltà, ma anche da chi vive sopra le proprie possibilità, pur avendo un reddito non basso. Lo spunto della nota mi è giunto da una persona con reddito mensile di circa 1.000 euro che ogni giorno va al bar a fare colazione. Molti penseranno che sia un peccato veniale, ma nella sua condizione equivale a un suicidio sociale. Prendiamo come esempio Tizio, pensione o stipendio di 1.000 euro. Tizio:
- ogni giorno fa colazione al bar, brioche (di dubbia qualità, ma sorvoliamo) e cappuccino: circa 75 euro al mese;
- gioca 10 euro al giorno alle slot o al Gratta&Vinci (avete notato quanti poveracci ci giocano?), Non sa che dei quasi 300 euro mensili che gioca, il 40% non torna più, cioè perde almeno 100 euro al mese;
- fuma quasi un pacchetto di sigarette al giorno (eh, lo stress di una vita difficile…). Morale: altri 50-100 euro che se ne vanno (dipende dal costo del pacchetto e dalla quantità di sigarette fumate).
Lasciamo perdere altre considerazioni economiche: solo con questi tre punti butta letteralmente via il 25% almeno del suo stipendio, però si lamenta che “non arriva a fine mese”. Giusto lamentarsi se lo stipendio o la pensione sono bassi, ma si perde il diritto di lamentela se non si ha rispetto per il proprio denaro.
Sapete qual è la risposta più gettonata a queste critiche: “ma vuol dire che non posso permettermi nemmeno una brioche? Che non posso permettermi di giocare? Che non posso permettermi nemmeno una sigaretta?”. L’ultima sentita da Tizio: “ieri mi sono fatto l’abbonamento a teatro. Sarò un poveraccio (da 1.000 euro al mese), ma ho il diritto di permettermi qualche sfizio!”. Il grave, ma anche il comico, è che il Tizio in questione non conosce nulla né di teatro, né di letteratura!
Della serie: anche i poveri possono essere più apparenti dei nababbi (vedasi Me lo posso permettere).
Non arrivo a fine mese: il test
Il soggetto dice di non arrivare a fine mese perché il suo reddito è troppo basso. Per essere credibile dovrebbe superare questo test.
- Casa modesta – 30 mq per un adulto e 15 mq per un bambino. Monolocale per un single, 60 mq per una coppia, 75 mq per una coppia con un figlio. Una casa più grande giustifica uno spreco che non è razionale per chi dice di non arrivare a fine mese.
- Auto modesta – Comprata usata con una spesa massima di 5.000 euro. Un’auto nuova o una usata pagata più di 5.000 euro sono da bocciare, un inutile sfoggio peer chi non arriva a fine mese.
- Cibo – Alcolici (vino compreso) e acqua minerale esclusi (aggiunta nel test per dimostrare l’oculatezza nelle spese). Per chi non arriva a fine mese basta l’acqua del rubinetto, peraltro la soluzione anche di chi si potrebbe permettere ben altro.
- Droghe – Ovviamente niente droghe, ma nemmeno sigarette. Chi fuma è per definizione un drogato, ma, se non arriva a fine mese, è anche un drogato poco accorto.
- Uscite – Ovviamente le uscite al ristorante sono da escludere, ma anche la colazione al bar tutte le mattine.
- Figli – Chi non arriva a fine mese non può permettersi di avere più di un figlio (magari arrivato per caso): che futuro può dargli con la sua condizione economica? Illudersi che basti l’amore è semplicistico.
Il test può sembrare troppo duro, ma chi è semplice seguirebbe le indicazioni spontaneamente, anche se a fine mese ci arriva benissimo!