L’ansia da ipercontrollo nasce dalla consapevolezza che l’ansia si genera per il mancato controllo della situazione (presente o futura). Quando il soggetto si rende conto della causa dell’ansia, ha due principali strade percorribili (oltre a cadere in uno stato ansioso):
- fuggire la situazione;
- cercare di controllarla.
Il primo caso è per esempio tipico di coloro che si sottodimensionano nel lavoro. Un certo tipo di lavoro, un ambiente lavorativo non idilliaco, i colleghi con cui si interagisce generano problemi e il soggetto decide di cambiare lavoro. Se i problemi sono oggettivi la fuga è una strategia valida; lo è di meno quando i problemi derivano da una scarsa forza del soggetto (debole), da una sua eccessiva insofferenza, da una sua personalità fobica ecc. Quando la fuga è generata da una sua personalità critica è penalizzante.
Il caso b) è meritevole di attenzione perché, quando il soggetto è forte ed equilibrato, spesso è la strada migliore. Da questa strada si può però anche deragliare se viene assunta come must, come unica alternativa possibile. Infatti, molte situazioni non sono del tutto controllabili e cercare un controllo impossibile non fa che generare quell’ansia che si voleva evitare. Cosa fare in queste condizioni?
Come gestire l’ansia da ipercontrollo?
Occorre usare (o migliorare se è insufficiente) la capacità di risoluzione degli imprevisti. Esistono persone che di fronte a una situazione non controllabile applicano la stessa tecnica che usano quando capita loro un imprevisto:
- con calma analizzano la situazione
- forti della loro capacità risolutiva, prendono la decisione al momento (quindi non dopo un controllo preventivo).
In genere per migliorare la capacità risolutiva (potremmo chiamarla istantanea) occorre imparare a esaminare le situazioni velocemente, arrivando subito a definire la situazione peggiore che può accadere fra quelle possibili e studiando una “soluzione” per questa via. Il meccanismo inconscio che si genera è qualcosa del genere: “se so far fronte alla situazione peggiore, le altre saranno una passeggiata!”. Ovvio che quanto più il soggetto è equilibrato quanto più facilmente riuscirà a fronteggiare la situazione peggiore.

In Europa il 25 % dei lavoratori sostiene di soffrire di stress legato all’attività lavorativa per tutto o per la maggior parte dell’orario di lavoro